Nota del traduttore: ho trovato una certa difficoltà a tradurre il termine 腰 yāo che ho reso prevalentemente con “fianchi” in alcuni casi affiancato a “vita”.
5. Definizione di anca (胯)
“Anca” (胯) può essere utilizzato come parola nella vita quotidiana ed unitamente nella pratica del tàijíquán , in anatomia non c’è questo concetto; il “dizionario di cinese moderno” (现代汉语词典) fornisce questa definizione: “zona tra i due lati dei fianchi e le cosce”[1].
Questa definizione
includerebbe in se il “bacino” o “pelvi” (盆骨),
entrambe le “articolazioni dell’anca” (髋关节)
assieme ai muscoli attorno ad esse ed i legamenti (vedi figura 3).
Se si parla solo di anca (胯) si indica nel suo complesso; con per esempio “anca sinistra” (左胯) si indica l’articolazione dell’anca sinistra, il lato sinistro del bacino ed i suoi muscoli ed i legamenti (韧带) relativi; con “anca destra” si indica il lato destro del bacino ed i suoi muscoli ed i legamenti.
6. Definizione di inforcatura (裆)
Il “dizionario di cinese moderno” dà questa definizione: con Inforcatura si indica la zona di collegamento delle due gambe dei pantaloni oppure lo spazio tra le due gambe[2]. Le due gambe attraverso le articolazioni dell’anca sono collegate al bacino, perciò “inforcatura” è usato in senso generale per lo spazio tra le due gambe e per la zona delle articolazioni dell’anca sinistra e destra. Nel tàijíquán le due anche formano un arco con curvatura interna detto “inforcatura” (裆).
7. Rilassare i fianchi (松腰)
La zona dei fianchi comprende cinque “vertebre lombari” (腰椎), le vertebre lombari sono collegate tra loro attraverso l’articolazione lombo-sacrale (腰骶关节) che è connessa alla parte superiore del bacino (盆骨). Come si vede nella quarta immagine, la rotazione dei fianchi che si muovono attorno la linea verticale dalle vertebre lombari e la rotazione opposta di queste e del bacino si sovrappongono, la rotazione opposta di vertebre lombari e bacino dal basso verso l’alto gradualmente si estende in ampiezza.
I fianchi sono il
confine tra anca e parte superiore del corpo, se non c’è un buon
rilassamento dei fianchi , il collegamento tra anca e parte superiore
del corpo sarà rigido e stagnante e quindi sarà difficile praticare
bene il tàijíquán. I Fianchi (la vita) rilassati non è lasciare i
fianchi molli e abbandonati, ma è consentire ai fianchi movimento
agile, rotazioni libere, utilizzando le capacità latenti conservate.
L’agilità (灵活)
è cruciale, solo avendo agilità si ha il talento per utilizzare la
forza appropriatamente; la forza latente è usata nello stoccaggio di
“energia”(劲力),
se non è il momento di usare “energia”(劲)
non utilizzare energia, se è il momento di usare energia avrai
sufficiente energia. Conseguentemente rilassare i fianchi può
aiutare a trasmettere forza (力)
efficacemente da terra alla congiunzione tra anca e parte superiore
del corpo.
Il rilassamento dei
fianchi (della vita) ha la divisione tra uno stato statico (静态)
ed uno stato dinamico (动态)
. Connotazione dello “Stato Statico” del rilassamento dei
fianchi (della vita) si riferisce al lasciare i fianchi dritti al
centro piacevolmente e confortevolmente, tra piano superiore ed
inferiore non c’è grado di rotazione opposta, ciò è essere pronti
allo stato ottimale di rotazione dei fianchi (della vita). Nel
processo di pratica della struttura in movimento del pugilato il
grado di rotazione opposta dei piani intermedio alto e basso causano
le figure ed i cambiamenti delle mosse (招).
La comprensione dello “stato dinamico” del rilassamento dei fianchi (della vita) è utilizzare la rotazione agile dei fianchi andando a realizzare il movimento opposto di piano alto e piano basso. Quando si pratica tàijíquán quasi tutti i movimenti (招式) devono prestare attenzione ad utilizzare l’inizio del movimento dei fianchi, portando avanti gli altri aspetti del movimento, utilizzando l’anca per raggiungere la conclusione. Per esempio quando si fa “abbracciare il ginocchio a sinistra in passo in torsione”(左搂膝拗步), la rotazione dei fianchi con l’abbracciare il ginocchio e contemporaneamente fare un passo in avanti con il piede sinistro (figure 5 e 6); poi si dovrebbero ruotare i fianchi e inarcare le gambe, allo stesso tempo spingere con il palmo avanzando ed anche raggiungere la postura (figura 7).
Non si deve consentire di arrivare prima ai fianchi, dopo di che si muove ancora il palmo. I gruppi muscolari della zona della vita (dei fianchi) hanno una grandissima energia, questa energia attraversa le vertebre e passa al palmo, conseguentemente incrementa il grado di forza del palmo. Solamente se fianchi e palmo raggiungono contemporaneamente la postura, l’energia (能量) della zona dei fianchi (della vita) è in grado di produrre efficacia, inoltre l’area del piano superiore può ricevere forza attraverso i fianchi passata dal piano inferiore.
8. Contrarre i glutei (敛臀)
Contrarre i glutei è richiesto per consentire al “coccige”(尾骨) di andare leggermente in avanti, per ridurre il radiante (弧度, cioè il grado di inarcamento) delle vertebre lombari (figura 8), conseguentemente aiuta a raddrizzare la parte superiore del corpo.
Per addurre (内收) si devono abbassare e rilassare i muscoli dei glutei, dovendo stare attenti ad interrompere la curvatura dei fianchi. La contrazione dei glutei è nel rilassato affondo dei fianchi fare in modo che la zona dei glutei sia raccolta verso l’interno e non essere verso l’esterno in avanti. La contrazione dei glutei dovrebbe penetrare nelle proprie movenze. La contrazione dei glutei può ridurre l’ampiezza della curvatura fisiologica a forma di “S” della colonna vertebrale, facendo “raddrizzare l’osso sacro”(尾闾中正); può causare una piccola flessione in avanti dell’articolazione del ginocchio, incrementando l’elasticità del corpo umano in direzione verticale.
Note
1.La definizione in Italiano dalla Treccani: anca s. f. [dal germ. hanka]. – 1. Regione anatomica del corpo umano e più in generale dei mammiferi (detta con termine lat. scient. coxa), corrispondente all’incirca alla porzione laterale e posteriore della radice dell’arto inferiore, costituita da un’impalcatura scheletrica (parte laterale del bacino con l’acetabolo, nel quale si articola la testa del femore) e dalle parti molli che la rivestono: l’articolazione dell’a. (o articolazione coxo-femorale).
2.La definizione in Italiano dalla Garzanti: …in particolare, la parte del corpo umano dove finisce il busto e cominciano le cosce..
Nota del traduttore: nella parte dell’ESTRATTO è stato difficoltoso trovare l’analogia dei termini in Cinese riguardo il movimento delle anche e la terminologia tecnica della meccanica dei movimenti del corpo umano in Italiano
ESTRATTO
I fianchi (腰) e le anche (胯) sono un aspetto centrale del processo di allentamento del pugilato del Sommo Polo. Questo articolo discute della struttura fisiologica dei fianchi e dell’anca e dei principi meccanici del loro movimento, partendo dai due aspetti statico e dinamico analizza le differenze ed i punti di contatto del rilassamento dei fianchi e del rilassamento dell’ anca, descrive un metodo e modalità ragionati di movimento dei fianchi e dell’anca. Le modalità di movimento dell’anca sono “flessione ed estensione”(立转), “circonduzione”(翻转), “rotazione”(旋转)[1], “mantenere allo stesso livello”(端胯) e “alzare ed abbassare”(升降胯). Aprire e chiudere l’anca è il movimento di entrambe le gambe (articolazione dell’anca 髋关节) verso le anche opposte, stringere l’anca è l’intenzione di utilizzare la forza interna, il punto essenziale del cerchio dell’inforcatura è lo stesso piano di anca, ginocchio, tallone La struttura del piano inferiore (下盘) è sullo stesso piano di anche e gambe, in accordo con la possibile e necessaria piccola torsione, punti essenziali sono ogni aspetto di allineamento (协调) e rilassamento (放松) , volendo creare un minimo di distribuzione della forza interna (内力). L’anca piena (实髋) generalmente è più bassa dell’anca vuota (虚髋), perciò il “passo ad arco”(弓步) generalmente ha la parte superiore del corpo (上体) leggermente inclinata e “il passo seduto”(坐步) generalmente ha la parte superiore del corpo leggermente orientata posteriormente.
1.Introduzione
Il movimento
corretto di anca e fianchi è il segmento più significativo della
preparazione della scuola di pugilato del Sommo Polo, i suoi punti
cruciali sono ottenere fianchi rilassati e anche rilassate come anche
acquisire varietà di movimento delle articolazioni in accordo con i
principi della fisiologia (生理)
e della meccanica (力学)
umane.
Questo articolo in accordo con la struttara fisiologica dei fianchi e delle anche e dei principi meccanici e dell’abilità richiesta dalla scuola di pugilato del Sommo Polo, analizza e differenze ed i punti di contatto del rilassamento dei fianchi e del rilassamento dell’ anca, analizza il funzionamento e le funzioni di fianchi ed anche, descrive metodi e modalità ragionati del movimento dei fianchi e delle anche nel del tàijíquán.
2. Nelle teorie classiche i fianchi indicano sia fianchi che anche
王宗岳 Wáng Zōngyuè in “Formule delle tredici posture” (十三势歌) espone: “la 中盘是指腰sorgente del senso della vita è tra i fianchi…..in ogni momento prenditi cura di ciò che è tra i fianchi “(命意源头在腰际……刻刻留心在腰际……). 王宗岳 Wáng Zōngyuè in “comprendere l’esercizio in movimento delle tredici posture”(十三势行功心解) espone: “i fianchi sono uno stendardo militare…..i fianchi sono come asse di un carro “(腰为纛……腰如车轴). 武禹襄 Wǔ Yǔxiāng in “Teoria della scuola di pugilato del Sommo Polo”(太极拳论) espone: “le proprie radici nei piedi, emesse dalle gambe, decise dai fianchi “(“其根在脚,发于腿,主宰于腰……”). 杨澄甫 Yáng Chéngfǔ in “Discorso sui dieci requisiti della scuola di pugilato del Sommo Polo”(太极拳说十要) espone: “i fianchi sono i dominatori di tutto il corpo, posso rilassare i fianchi e quindi avere forza in entrambi i piedi, con il piano inferiore stabile; i cambiamenti di vuoto e di pieno provengono tutti dai movimenti rotatori dei fianchi”(腰为一身之主宰,能松腰然后两脚有力,下盘稳固;虚实变化皆由腰转动……). “Fianchi” e “tra i fianchi” nelle teorie classiche indicano l’unione di fianchi ed anche.
3. I tre piani del Sommo Polo (太极三盘)
I movimenti della scuola di pugilato del Sommo Polo spesso afferrano la divisione del corpo umano in tre parti, cioè piano superiore, centrale, inferiore (上、中、下盘), il “piano superiore” (上盘) include il petto (胸), la testa (头) e la zona degli arti superiori (上部肢体), il “piano centrale”(中盘) indica i fianchi (腰), il “piano inferiore”(下盘) include natiche (臀), anche (胯) e la zona degli arti inferiori (下部肢体).
4. versi del Sommo Polo (太极韵)
下盘沉而稳,
Il Piano inferiore
affondato e stabile,
中盘活如轮。
il piano intermedio
vivido come una ruota.
上盘顺而准,
Il piano superiore
adattabile e preciso,
气腾意传魂。
il soffio vitale si libra nell’intento di trasmettere lo spirito.
Questo poema
racconta come è possibile esercitare i fondamentali di ogni parte
del corpo nel momento in cui si pratica Taiji:
Il piano
inferiore è la base, gli spostamenti devono affondare, le posizioni
fisse devono essere stabili, in ogni momento devo mantenere
l’equilibrio.
Il piano
superiore è usato nel fondamentale aspetto di attacco e difesa,
attacco che richiede precisione, difesa che richiede adattamento,
tutte le figure delle mosse devono essere perfette.
Il piano
intermedio prontamente dovrà trasmettere la stabilità dal piano
inferiore a quello superiore, inoltre dovrà trasferire vari tipi di
forza dal piano superiore a quello inferiore, il piano intermedio
regola l’esigenza di agilità.
“Il
Soffio Vitale si libra nell’intento di trasmettere lo spirito”
vuole dire che i “visceri” (内脏)
e gli arti ed il tronco (肢体)
nel loro insieme hanno bisogno di sentire di essere pieni di energia
e con l’idea che si tratta dell’anima (灵魂)
del tàijíquán.
I fianchi sono collegati alle anche, il movimento dei fianchi e il movimento delle anche sono collegati inseparabilmente, provenendo dai piani intermedio e inferiore. Le anche sono collegate ad entrambe le gambe, le anche sono il fattore più importante nella stabilità del piano inferiore. I piani intermedio e inferiore del corpo umano possiedono una serie di gruppi di articolazioni: vertebre lombari (腰椎), anche (髋), ginocchia (膝), caviglie (踝) (vedi figura 2); l’evoluzione del corpo umano ha definito il funzionamento di questi gruppi articolari.
Note
1.movimento sull’asse verticale, all’interno, all’esterno, in avanti ed indietro
La mano destra impugna la spada, il filo delle lame taglia verso sud ovest e poi cambia direzione verso il basso, sia in basso sia bene, spazza a livello del suolo ed inizia a salire , cambiando in piano piatto (平面, cioè la lama della spada tra sinistra e destra detto piano piatto ). La punta della spada in direzione sud est un po’ verso l’alto. Anche lo sguardo e i fianchi seguono il cambiamento. La mano sinistra imitando metaforicamente l’impugnatura della spada all’interno segue il movimento della mano destra fino a sopra la fronte, contemporaneamente il piede sinistro avanza, si siede fermamente la distanza di un passo ed è identico alla “la ragazza di giada infila la spola”(玉女穿梭) della sequenza di pugni del Sommo Polo.
Kuíxīng può essere una stella del grande carro, ma in questa situazione ed in quella successiva del “piccolo Kuíxīng” è una divinità ad essa associata la cui rappresentazione è quella in equilibrio su una gamba e con un braccio sollevato.
La mano destra e la mano sinistra si uniscono ed in seguito la spada si trasferirà nella mano destra. La mano destra brandisce la spada, il piano dritto (cioè chiamato il piano dritto dei fili della lama della spada in direzione di alto e basso) ruota facendo un grande cerchio perfetto verso il basso e verso dietro. La mano sinistra imitando metaforicamente l’impugnatura della spada segue la mano destra all’interno. Contemporaneamente alla rotazione facendo un grande cerchio perfetto verso il basso e verso dietro, gli occhi osservano concentrati la punta della spada (劍尖), seguendo il movimento rotatorio della spada. Lamano destra senza interruzione ruoterà la spada verso dietro e verso avanti fino a sopra la testa, fino a che sarà nuovamente sul piano verticale, con la punta della spada verso oriente; la spada dovrà essere estremamente parallela al terreno. La mano sinistra imitando metaforicamente l’impugnatura della spada ruota fino al piano frontale con entrambe le dita verso l’alto. Con la gamba destra ferma, la gamba sinistra sale con la punta del piede verso il basso. Anche lo sguardo ruota osservando verso oriente. Questa figura è come “il gallo d’oro in equilibrio su una gamba”(金鷄獨立) della sequenza di pugni del Sommo Polo.
Il testo “Collezione del sistema di pugilato del Sommo Polo dello stile Yáng” (杨式太极拳械集粹) fornisce una spiegazione pratica al nome: il primo “anello” è un cerchio sul piano frontale, il secondo “anello” sul orizzontale ed il terzo “anello” su un piano trasversale. Questo libro riporta la seguente rappresentazione grafica:
Per l’enciclopedia Baidu i “tre anelli” possono simboleggiare anche il Cielo (天) la Terra (地) e l’Uomo (人).
La mano destra brandisce simbolicamente la spada, tenendo egualmente dritti le due dita indice e medio; il mignolo e l’anulare sono piegati verso il cuore del palmo; il pollice piegato preme la prima falange dell’anulare. Come in “raccogliere al ginocchio nella posizione in torsione”(摟膝拗步) della sequenza di pugni del Sommo Polo, la vita si distende verso il basso; la mano destra segue la vita verso dietro girando al contrario in alto, ruotando vicino al lato destro degli occhi spingo le dita; la mano sinistra brandisce la spada e contemporaneamente segue la vita in alto dallo spazio di fronte al petto verso destra, ruotando poi fino allo spazio vicino al ginocchio sinistro; la spada sempre incollata dietro al braccio; contemporaneamente il piede sinistro fa un grande passo verso est (東); i fianchi seguono le mani avanzando frontalmente e la gamba sinistra si piega fermamente.
Seconda immagine
La mano sinistra brandisce la spada penetrando dritto sopra la mano destra; il piede destro contemporaneamente fa un piccolo passo in avanti, con la punta del piede che tocca il terreno; rimango seduto sulla gamba sinistra. Questa figura (式) è come “passo che avanza nelle Sette Stelle” (上步七星) della sequenza di pugni del Sommo Polo.
Terza immagine
Le due mani contemporaneamente si dividono aprendosi su entrambi i lati, ruotando in un cerchio perfetto. Nuovamente si uniscono frontalmente. Allo stesso tempo il piede sinistro fa fa un grande passo piegandosi fermamente. Questa figura è come “due venti penetrano le orecchie”(雙風貫耳) della sequenza di pugni del Sommo Polo.
Da queste immagini prese da “Spada del Sommo Polo dello stile Yáng in 51 figure”(杨式太极剑51式) maggiori particolari dei movimenti:
“in posizione ad arco dita avanti”(弓步前指)
“in passo vuoto abbracciare ad anello”(虚步环抱)
“avanzando consegnare la spada”(进步交剑)
Nella Cultura Buddhista
Sānhuán
Tàoyuè è anche utilizzato nella religione Buddhista in cui indica
i tre vestiti che il novizio deve arrivare ad indossare, detti
“vestito cinque”(五衣),
“vestito sette”(七衣)
e “vestito antenato”(祖衣).
L’anello del “vestito cinque” è appeso al gancio del
“vestito sette”, l’anello del “vestito sette” è
appeso al gancio del “vestito antenato”, l’anello del
“vestito antenato” è appeso al gancio del “vestito
cinque”. Arrivare ad indossare questi tre vestiti simboleggia il
raggiungimento della preparazione morale e religiosa.
La mano sinistra impugna la spada (剑). Il pollice, il medio, l’anulare e il mignolo afferrano l’elsa della spada[1], mentre l’indice si abbassa allungandosi ed incollandosi all’impugnatura[2]. Il piatto della spada (劍平面)[3] è attaccato alla parte posteriore del braccio[4]. La punta della spada (劍尖) è diretta verso l’alto. La mano destra è spinta in basso. Il corpo è eretto e dritto verso sud come nella postura iniziale della sequenza di pugni del Sommo Polo.
La descrizione di Chén Wēimíng confrontata ad altri testi risulta parziale ed i riferimenti alle parti della spada non coincidono esattamente con le moderne rappresentazioni di questa arma. Per rendere più chiaramente cosa intendo per “parziale” inserirò di seguito le tre immagini che compongono la postura 太极剑起势 secondo il testo “Collezione del sistema di pugilato del Sommo Polo dello stile Yáng” (杨式太极拳械集粹)
Note
1.”Collezione del sistema di pugilato del Sommo Polo dello stile Yáng” (杨式太极拳械集粹) utilizza per esempio 护手 hùshǒu
2.Chén Wēimíng usa 剑柄 jiànbǐng, mentre “Collezione….” utilizza 剑把 jiànbǎ
3. “Collezione …” preferisce 剑身平 jiànshēnpíng = il piatto del corpo della spada
4. Più precisamente è aderente all’avambraccio (小臂)
immagine presa dal suo libro 太极剑 tàijíjiàn = spada del sommo polo
吴图南 Wú Túnán (1884-1989) , famoso maestro di 太极拳 Tàijíquán che studiò con Wu Jianquan e con Yang Shaohou. Apprese anche il Tongbeiquan da Zhang Ce. In seguito venne istruito anche nello Xingyiquan , nel Baguazhang, nello Shaolin e nel Shuaijiao. Pubblicò molti libri.
吴图南 Wú Túnán , in occasione della 北平体育研究会成立 Běipíng tǐyù yánjiūhuì chénglì = fondazione dell’associazione di ricerca di educazione fisica di Běipíng (vecchio nome di Pechino), dimostra 搬拦捶 bānlánchuí = spostare, bloccare e colpire http://blog.sina.com.cn/s/ blog_61170c080101ia0q.html
Questo è un articolo di una serie in cui alcuni famosi marzialisti Cinesi forniscono un interpretazione al concetto di “radicamento” (生根).
Il titolo originale in Cinese è “《中华武术》名家讲堂——如何理解“脚下生根””
L’articolo attuale è scritto da 马虹 Mǎ Hóng ed è intitolata “per colpire con i pugni prima si sviluppa il radicamento”(打拳先培根)
马虹 Mǎ Hóng si esercita nelle “spinte con le mani”
Le “teorie di pugilato” (拳论) affermano: “per colpire con i pugni prima si sviluppa il radicamento. Se non è chiaro il nodo del radicamento, successivamente tutto sarà vuoto”(打拳先培根。根节不明,节节皆空。). Il maestro 陈照奎 Chén Zhàokuí delle vecchie generazioni nell’insegnare pugilato dava importanza particolare a ristrutturare il nodo delle radici. Ricordo che a Pechino, quando il maestro fece la prima revisione del mio pugilato, i suoi occhi dall’inizio alla fine fissarono i miei arti inferiori. Dopo di che egli mi disse: “la base sotto i tuoi piedi non è corretta, anche la parte superiore non può essere corretta”. Così io ho realizzato che il nodo delle radici è un aspetto cruciale nella pratica del tàijíquán.
immagine presa daIl terzo principio della dinamica di Francesca Ricci con la seguente didascalia: “La forza peso e la reazione del suolo sono uguali e contrarie, quindi si bilanciano: il corpo è in equilibrio.”
Ogni corpo sopra la terra senza eccezione è soggetto all’azione della forza di gravità, contemporaneamente, la natura possiede anche “forza di reazione” (反作用力), che è la forza del corpo umano ed un aspetto cruciale del corpo umano che entra in rapporto con la madre terra è quindi il nodo delle radici del corpo umano stesso (la parte dei piedi). Perciò nelle “teorie di pugilato” c’è scritto: “dal mio movimento mille cambiamenti e diecimila trasformazioni, i due piedi nella parte bassa del corpo ordinano l’universo”(千变万化由我运,下体两脚定乾坤). Perciò nel colpire con i pugni si enfatizza il “radicamento al suolo”(落地生根). Contemporaneamente, la posizione del piede al suolo, l’angolo e la stabilizzazione degli adattamenti alla situazione del momento (vuoto e pieno) , influenzano anche i movimenti e le azioni delle figure di pugilato; come il “timone di una nave” (航船的舵), essi influenzano l’angolo di orientamento dei movimenti.
forza di reazione (反作用力) del corpo quando si cammina
Secondo il punto di vista delle ricerche sul mantenimento della salute (健身), il cinquanta per cento dei nervi del corpo umano, i vasi sanguigni dove circola il sangue e gambe e piedi sono collegati, forza e debolezza di gambe e piedi influenzano la salute del cuore. Conseguentemente, quando noi pratichiamo tàijíquán dobbiamo dare importanza all’allenamento della maestria (功夫) della base dei piedi.
1. scienza della simmetria delle posizioni
Chen Zhenglei in “nascondere la mano e pugno col braccio”(掩手肱拳)
Il tàijíquán della famiglia Chén (陈氏太极拳) enfatizza, non importa per quale tecnica di spostamento, che il modello di posizionamento di entrambi i piedi debba realizzare il “non essere nè su una gamba nè con i piedi divergenti” (不丁不八, letteralmente “non dīng non bā, in riferimento alla forma dei caratteri) nelle posizioni simmetriche fondamentali. Tranne il tipo di “passo vuoto” (虚步) appuntato al suolo che è fuori dalle tecniche di spostamento, non importa se si tratta di “mǎbù” (马步) o di “gōngdēngbù”(弓蹬步), entrambi i piedi invariabilmente mantengono la fondamentale simmetria dei modelli di posizioni. In “gōngdēngbù”(弓蹬步), “mǎbù” (马步), “qiánhòubù”(前后步), la punta di entrambi i piedi nei fondamentali è sempre in direzione frontale ed hanno la medesima direzione nell’emissione di forza (发力). Per esempio: “gōngdēngbù”(弓蹬步) sinistro deve abbottonare il piede destro, la punta di entrambi i piedi è orientata in avanti verso sinistra; in “gōngdēngbù”(弓蹬步) destro la punta di entrambi i piedi è orientata in avanti verso destra; “mǎbù” (马步) ha le punte dei due piedi completamente verso avanti. Se devo “abbottonare” (扣) il piede sinistro, quando entrambi i piedi fanno un passo in avanti ed uno indietro, entrambi i piedi devono montare su una linea. Se devo “abbottonare” (扣) il piede sinistro, quando entrambi i piedi fanno un passo in avanti ed uno indietro, entrambi i piedi devono essere a cavallo di una linea. Assolutamente non posso appoggiare entrambi i piedi avanti e dietro su un unica linea. Solo in questo modo stabilizzo la parte delle radici sotto i piedi. I requisiti di queste posizioni simmetriche, sono straordinariamente conformi alle moderne discussioni sulla biomeccanica dei movimenti del corpo umano.
“angolo stabile”(稳定角)
La meccanica del corpo umano ritiene che l’ “angolo stabile”(稳定角) del corpo in posizione eretta su entrambi i piedi sia il requisito per entrambi i piedi per mantenere il fondamentale parallelismo.
2. “Radicarsi al suolo” (落地生根)
“agopunto Yǒngquán” (涌泉穴)
Nel piede che tocca terra, che è altrimenti sottolineato in “cinque dita si aggrappano al terreno, l’incavo (agopunto) Yǒngquán deve essere vuoto”(“五趾抓地,涌泉穴要空”), in particolare si sposta il peso nel centro del piede, certamente richiede affidabilità, non dovendo muoversi oscillando come uno vuole. La “Teoria di pugilato”(拳论) afferma: “torcere un punteruolo estirpa le radici, l’insegnamento non è corretto”(拧钻子拔根,传授不真). In base al cambiamento delle tecniche, il piede qualche volta si apre all’esterno, qualche volta si “abbottona” (扣) all’interno, ma non importa che ondeggi all’esterno o abbottoni all’interno, tutti non consentono di alzare la punta del piede o sollevare il tallone (alzare la punta del piede e sollevare il tallone nelle teorie di pugilato sono dette “bere il vento”-“喝风”, che è anche un modo di dire cioè “soffrire il freddo e la fame”), il piede deve raschiare il terreno aprendosi e chiudendosi.
3. i due piedi devono sempre distinguere il vuoto ed il pieno
Quando colpisco con i pugni, il baricentro del corpo tende sempre ad essere su un solo piede, prevenendo il cosiddetto “doppio peso” (双重). Posso aprire quattro sesti, o aprire tre settimi e due ottavi. In base ai cambiamenti di “forza in arrivo” (来力) e “forza emessa”(发力), prontamente regolo il vuoto (虚) ed il pieno (实) in entrambi i piedi e proporzionare lieve (轻) e profondo (沉), utilizzando il mantenimento della propria stabilità; allo stesso tempo, ancor di più presto attenzione a quando emetto forza (力) con gli arti superiori ed al problema del vuoto e pieno sotto i piedi.
Per esempio se il pugno destro verso destra emette energia (劲) obliquamente in basso, il baricentro assolutamente non potrà inclinarsi a destra, deve andare a sinistra; se il pugno emetterà energia trasversale verso il basso frontalmente a sinistra, il baricentro non potrà mai essere a sinistra. Se emetto energia trasversale verso l’alto frontalmente, non sarà senza regole.
4. emettere energia nella parte delle radici, richiede grande attenzione al completo equilibrio (根节发劲,关注整体平衡)
nelle immagini 陳正雷 Chén Zhèngléi in alcuni movimenti de “il guerriero attendente di Buddha pesta il mortaio”(金剛搗碓 jīngāng dǎoduì). Nella seconda figura “il piede sinistro vibra toccando il terreno”(右腳震腳落地)
Nel momento in cui di solito sollevi il ginocchio e sollevi il piede, un solo piede calpesta il suolo e non solo si deve rafforzare maggiormente la forza di sostegno (支撑力) delle cinque dita che si aggrappano al terreno, la stazione eretta deve ottenere più stabilità e si deve prestare attenzione e bilanciare la coordinazione della forza (力量) di tutto il corpo. In questo momento è richiesto essere conformi al principio di bilanciamento Yin Yang di “incontrare sopra necessariamente sotto” (逢上必下), quando il piede sinistro calpesta frontalmente o verso l’alto, la gamba destra certo dovrà rilassare l’anca e piegare i fianchi, usando la stabilità del baricentro, per salvaguardare l’equilibrio degli arti e del tronco. Quando emetto l’energia (发劲) che fa vibrare il piede (震脚), il piede deve essere piatto. Se il piede che vibra è il sinistro, il baricentro dovrà ancora essere a destra; quando vibra il piede destro, il baricentro rimarrà a sinistra. Si deve realizzare l’emissione di forza e l’influenza della stabilità del baricentro, non importa se si fa “passo immediato”(顿步), “passo sprecato”(蹉步), “passo in punta di piedi”(踮步)…. tutti devono prestarvi attenzione, usando salvaguardare l’equilibrio corporea nel momento in cui si emette la forza.
5. “avere le radici sotto i piedi” ed il lavoro del corpo intero (“脚下生根”与整体运作)
Il tàijíquán è un tipo di movimento di tutto il corpo, ” un movimento senza avere non movimento”(一动无有不动), perciò il nocciolo del radicamento al suolo ed il lavoro del corpo intero sono inseparabili. Per esempio, quando ridistribuisco il baricentro sotto i piedi, la parte del cavallo ha come pre-requisito di camminare ad arco, anche detto “portare sulle spalle il baricentro”(扛重心).
Un altro esempio, tecniche corporee (身法) non corrette, l’anca ed i fianchi non attivi, anche l’utilizzo della forza sotto i piedi ha difficoltà a mantenere la stabilità. Inoltre, quando colpisco con i pugni, se i pugni sono in alto o in basso, anche il funzionamento della pianta del piede è importante. Se pongo l’accento sulla pratica pugilistica della camminata della parte bassa della struttura, posso allargare troppo la forza di sostegno di coscia e polpaccio. Ma devo stare attento, nel pugilato camminato della struttura inferiore, che l’inclinazione di coscia e polpaccio non possa essere minore di 90°, il polpaccio ed il tallone perpendicolari, prevenendo il piegamento delle ginocchia e l’oscillazione del cavallo. Secondo il maestro 陈发科 Chén Fākē pertanto: “colpire con i pugni assomiglia a sedersi su uno sgabello”(打拳像坐在板凳上一样). Ed ancora disse: colpire con i pugni richiede di incorporare “tre strisce in una linea retta” (三条直线), cioè il polpaccio verticale, la coscia orizzontale al terreno, il torso dritto. Questo tipo di postura bassa della struttura di pugilato, sotto i muscoli degli arti inferiori i vasi sanguigni possiedono la funzione pressoria, che può accellerare il flusso di ritorno del sangue venoso al cuore. Senza dubbio, nella struttura di camminata bassa, le figure di pugilato hanno sia alto che basso, una spinta un rilassamento, corretta circolazione sanguigna e movimenti aerobici, considerati come benefici.
In più, nell’utilizzo della pratica della struttura di pugilato in qualità di fondamentale del sollevamento frontale, non è male combinare la pratica delle “spinte con le mani” (推手) e le posizioni-palo (站桩) ed altri allenamenti che aiutano l’acquisizione della forza (功力), rafforzando l’acquisizione della forza sotto i piedi.
Questo è un articolo di una serie in cui alcuni famosi marzialisti Cinesi forniscono un interpretazione al concetto di “radicamento” (生根).
Il titolo originale in Cinese è “《中华武术》名家讲堂——如何理解“脚下生根””
L’articolo attuale è scritto da 吴文翰 Wú Wénhàn ed è intitolata “脚下生根”是轻灵敏捷的基础 “Avere le radici sotto i piedi” è alla base di agilità, lievità e velocità”
Questa immagine è a corredo di un articolo che si intitola “durante lo scambio di colpi, come ottenere avere radici sotto i piedi?”(打拳时,如何做到脚下生根?)
La pratica del tàijíquán ha tre livelli: all’inizio è come se stessi praticando sott’acqua, poi è come praticare in mezzo all’acqua, alla fine è come praticare sull’acqua. Ciò è un apprendimento tramite la pratica del tàijíquán di 郝为真 Hǎo Wèizhēn appartenente alle vecchie generazioni. Dopo che 孙禄堂 Sūn Lùtáng ha studiato pugilato con 郝为真 Hǎo Wèizhēn, ha preso nota di ciò inserendolo in un paragrafo. In più, le generazioni successive a 郝为真 Hǎo Wèizhēn hanno tramandato per iscritto questa sentenza.
郝为真 Hǎo Wèizhēn (1849-1920)
Nell’esperienza di Hǎo Wèizhēn nell’allenamento del tàijíquán, la praticità è espressa nel processo di raffinazione e rivisitazione a partire dalla realtà fino all’indefinito. Nel momento iniziale, la pratica del tàijíquán è pesante e reale ed insieme all’accrescimento della maestria i movimenti possono diventare leggeri e veloci, infine sembra che all’interno dell’allenamento di pugilato ci sia aria. Nell’allenamento sul fondo dell’acqua, i piedi sono infissi sul fondo, quando muovo il corpo ho la resistenza dell’acqua, ciò indica che il grado di agilità corporea non ha raggiunto il livello più alto; Nel passo successivo di pratica, simile a praticare in mezzo all’acqua, i piedi non sono infissi nel fondo, la resistenza dell’acqua è poco significativa, ciò indica che il grado di agilità della pratica di pugilato è migliorato; alla fine il terzo livello, giusto galleggiando finalmente sulla superficie dell’acqua, senza resistenza dell’acqua, il corpo è estremamente vuoto ed agile. Conseguentemente la scuola Wǔ di tàijíquán (武派太极拳) quando struttura la camminata, richiede di ottenere “vuoto”(空), “scioltezza”(松, è anche “pino”), “rotondità”(圆), “vividezza”(活). Dai racconti sull’esperienza pratica di pugilato di Hǎo Wèizhēn, l’attuazione reale richiede di conseguire “vuoto”(空), “scioltezza”(松), “rotondità”(圆), “vividezza”(活).
Come ottenere “vuoto”(空), “scioltezza”(松), “rotondità”(圆), “vividezza”(活)?
Subito richiede mentre si struttura la camminata di essere pesanti (要从重), di direzionare grande lievità e velocità nel allenare l’orientamento spaziale. Perciò nel momento iniziale della pratica ci deve essere una grande costanza del peso ed insieme all’incremento della maestria gradualmente si diventa lieve, veloce e agile. Questi tre livelli della concezione artistica non sono qualcosa che tutti possono provare, ciò semplicemente è la conoscenza acquisita su se stesso da Hǎo Wèizhēn delle vecchie generazioni. Infatti ogni individuo che pratica pugilato ha una propria esperienza, come per esempio il vecchio 郑曼青 Zhèng Mànqīng di Taiwan percepiva l’allenamento di pugilato come “tentare l’impossibile”, cioè la maestria della propria forza lieve e veloce nell’ingaggiarsi nell’esercizio fisico in aria. Queste esperienze di allenamento di pugilato, in effetti sono tutte tipologie di sensazioni di passare dal pesante e torbido al lieve e veloce.
Il tempio 悬空寺 Xuánkōngsì sulla Montagna sacra del nord (Běiyuè): Héng Shān 恒山 (Shanxi), nel 1995 (foto Storti Enrico). Quando si effettua una ricerca in Baidu sul detto “sul bordo di un abisso” questa è l’immagine che compare più frequentemente.
Allenare il pugilato presta attenzione al “radicamento al suolo” (落地生根), che è in pratica una metafora ed è anche l’esigenza per allenareil pugilato di prestare attenzione alla stabilità della pianta del piede. Nella teoria del pugilato del Tàijíquán si dice: “avanzare muovendosi come un gatto”(迈步如猫行) e “avanzare come se si fosse sull’orlo di un abisso”(迈步如临深渊). “avanzare come se si fosse sull’orlo di un abisso”(迈步如临深渊), metafora che indica le tecniche di spostamento agili e veloci. Per raggiungere “avanzare muovendosi come un gatto”, si devono ottenere come risultato questi due punti: primo requisito la “lievità” (轻), secondo requisito “profondità” (沉稳). La cosiddetta “profondità” è solidità (扎实) ed è anche il dover avere radici sotto i piedi (脚下要有根). Se non ci sono radici sotto i piedi, in questo caso si sarà fluttuanti e sarà anche improbabile che le nostre tecniche di spostamento siano leggere e veloci; se sotto i piedi ci sarà eccessivamente peso stagnante, sarà la stessa cosa di non essere in grado di raggiungere l’ “avanzare muovendosi come un gatto”. Perciò per noi l’allenamento del pugilato deve ottenere “alza il passo leggero come le piume di un cigno, abbassa il passo pesante come il monte Tài”(举步轻如鸿毛,落步重如泰山). In più, il tàijíquán come arte del combattimento, oltre a richiedere costante lievità e rapidità esteriore, richiede anche precisione nella velocità.
Immagine presa sul Taishan (foto Storti Enrico)
Subito richiede padronanza nell’alzarsi, muoversi, schivare, differire, alto e basso. Schivare e differire fondamentalmente sono maestrie della parte superiore della vita, alzarsi e muoversi allora sono maestria della parte superiore delle gambe. Si deve raggiungere questo livello, che è semplicemente non aver ancora praticato abbastanza la struttura di pugilato, e si deve anche progredire nell’esercizio di alcune tecniche di allenamento speciali.
Riassumendo, “radicarsi al suolo” e “avere radici sotto i piedi” sono come praticare il pugilato stabili come il monte Tài, alza il passo lieve come piuma di cigno. Non c’è stabilità di “radicarsi al suolo” se non si riesce ad ottenere la lievità e rapidità di “alzare il passo lieve come piuma di cigno”. “Radicarsi al suolo” non è peso stagnante ma stabilità. Se il peso è eccessivamente stagnante, semplicemente non riesce a raggiungere l’obiettivo di alzare il passo lievemente e rapidamente.
Yáng Chéngfǔ
Zhèng Mànqīng
Per quanto riguarda il problema del livello di pratica della struttura di pugilato, il fattore essenziale sono le differenze individuali. Apprestandoci a praticare tàijíquán, tutti dobbiamo all’inizio essere aperti e dispiegati e dopo essere compatti. Aprire e dispiegarsi, è un requisito della tecnica corporea inferiore e necessita di un certo numero di grandi movimenti. In passato tutti praticavano tàijíquán sin da bambini ed adolescenti, gli adulti lo praticavano veramente poco, come risultato, nel momento in cui si inizia a praticare tàijíquán, tutti sono ad una struttura inferiore. Anche ai giovani praticanti di tàijíquán stile Wǔ è richiesta la “struttura inferiore”. Con l’età si accresce l’abilità, le figure del pugilato devono gradualmente diventare compatte, la tecnica corporea é semplicemente più alta. La tecnica corporea del tàijíquán stile Yáng è relativamente bassa, questo perchè il maestro 杨澄甫 Yáng Chéngfǔ quando insegnava pugilato era ancora relativamente giovane, il corpo era imponente, perciò la struttura di pugilato è relativamente aperta e dispiegata. Però la persona che allena il pugilato deve farlo in accordo con le situazioni fisiche, l’età di ognuno, determinando il livello alto o basso della struttura delle posture. La struttura di pugilato del maestro Zhèng Mànqīng è relativamente alta, anche più veloce, questo perchè la statura di Zhèng Mànqīng e quella di Yáng Chéngfǔ sono molto differenti, quindi egli non ha emulato Yáng Chéngfǔ sull’aspetto fisico, ma ha imparato ad emulare i principi concettuali del tàijíquán di Yáng Chéngfǔ, formandosi sulle proprie caratteristiche. Coloro che praticano tàijíquán stile Wǔ (武) hanno relativamente una struttura molto più alta, ciò perché nella maggior parte della trasmissione del tàijíquán stile Wǔ ci sono persone acculturate e la maggior parte di queste persone non hanno iniziato ad allenare il pugilato da bambini, come risultato in genere tutti hanno una struttura alta ed tecniche di spostamento agili.
In breve, nella pratica del pugilato sono importanti le differenze personali, non avere una struttura bassa è semplicemente bene, una struttura alta semplicemente non è bene, ma anche non avere una struttura alta è bene, una struttura bassa non è bene. Ciò che è adatto a se stessi è il meglio.
不倒翁 Bambola Daruma
L’idea di “andare alle radici di se stessi”(去己之根), si riferisce alla prefazione dell’opera “Libro Illustrato del tàijíquán della famiglia Chén” (陈氏太极拳图说), fornito dal maestro 王壮弘 Wáng Zhuànghóng di Shanghai. Il suo punto di vista è che la pratica del tàijíquán deve somigliare ad una bambola arrotondata “daruma”, in alto lieve ed in basso profonda (上轻下沉), se “le radici nascono sotto i piedi” (脚下生根), le tecniche di spostamento muoiono e sono inefficaci. In realtà questa è solo l’interpretazione letterale dei caratteri “le radici nascono sotto i piedi” ed è un opinione unilaterale. “Radicarsi al suolo” non è niente affatto un reale radicamento sulla superficie del suolo senza movimento, ma è una specie di metafora della stabilità dei movimenti degli arti inferiori. Il tàijíquán non afferma solamente “radicarsi al suolo”, ma presta anche attenzione all’agilità lieve e veloce (轻灵敏捷) e al dispiegarsi fulmineamente saltando e muovendosi. Non c’è la stabilizzazione del “radicamento al suolo” e quindi non ci sarà agilità lieve e veloce del dispiegarsi fulmineamente saltando e muovendosi. “Radicarsi al suolo” è una sottolineatura del fatto che i tuoi piedi devono essere stabili nel momento in cui alzi il piede e fai un passo; se sotto il piede non c’è stabilità , come fai a combattere o a fare le spinte con le mani con un altra persona? Di conseguenza la stabilizzazione degli arti inferiori sono alla base della lievità e velocità degli arti superiori come anche alla base del dispiegarsi fulmineamente saltando e muovendosi. Come costruire una stanza, non preparando le fondamenta, l’edificio non potrà iniziare ad essere coperto. Non solo il tàijíquán, tutte le arti marziali Cinesi danno molta importanza all’esercizio delle anche e delle gambe, riconoscendo l’importanza della stabilità del piano inferiore (下盘). Concludendo il discorso di Wáng Zhuànghóng “somigliare ad una bambola arrotondata daruma, in alto lieve ed in basso profonda ” è corretta, ma la interpretazione di “avere le radici sotto i piedi” e “radicarsi al terreno” è unilaterale. “Mettere radici sotto i piedi” non è veramente aggrapparsi fermamente come una posizione-palo (桩步), non è veramente la rigidità della posizione-palo, ma è un tipo di metafora descrittiva della corretta stabilità degli arti inferiori.
Inoltre quando spingo con le mani (推手) devo conseguire un corpo stabile, che non dipende affatto completamente dalla stabilità della posizione-palo (桩步), piuttosto è importante l’attaccarsi saldamente alla corretta situazione del momento. Il maestro 崔毅士 Cuī Yìshì questo anno mi ha spinto da seduto, i suoi adattamenti alla situazione del momento sono eccellenti, rimanevo in piedi incapace di stare fermo per effetto delle sue mani, in più dimenticavo di “radicarmi al terreno”. Il discorso sulla situazione del momento del tàijíquán di Lǐ Yì è molto chiaro, egli dice: il “vuoto” (虚), veramente non è completo senza risultato; il “vero”(实), anche se non è completamente infisso per arrivare alla fine, assomiglia al piantare un palo sulla superficie del suolo. Nel “vero” ci deve essere il “vuoto”, nel “vuoto” ci deve essere il “vero”(实中要有虚,虚中要有实). La cosa più importante del tàijíquán è l’adattamento (变化) alla situazione del momento. Se l’adattamento alla situazione non è buono, anche la stabilità della posizione-palo è inutile. Senza comprendere le trasformazioni della situazione del momento, cioè la situazione di cui parlava Wáng Zhuànghóng, la posizione-palo diventa semplicemente un palo morto. Perciò, nelle spinte con le mani, un buon adattamento alla situazione del momento è la chiave della stabilità del corpo. Se tu non comprendi il cambiamento della situazione del momento, forse sarai o troppo “vuoto” o troppo “reale”, non comprendere il sottile cambiamento della situazione che si presenta è come se tu ti ritenessi stabile come il monte Tài, ma in realtà non sei in grado di averne i requisiti. Comprendere le trasformazioni della situazione è l’ abilità corporea di essere stabili come una bambola daruma. Ma la stabilità degli arti inferiori è anche adattamento del corpo alla situazione del momento e fondamento del dispiegarsi fulmineo saltando e muovendosi. Come risultato la pratica del tàijíquán già richiede l’allenamento della stabilizzazione di “avere la radice sotto i piedi”, richiede anche di comprendere i cambiamenti della situazione, allena la sensibilità di dispiegarsi fulmineamente nei salti e nei movimenti. Il requisito più importante tàijíquán è “aprire e chiudere e vuoto e pieno”(开合虚实), gli altri cambiamenti delle tecniche corporee e della stabilizzazione delle posizioni-palo, tutti sono al servizio di “aprire e chiudere e vuoto e pieno”
Note di traduzione:
In quasi tutti i casi ho tradotto 虚实 xū-shí con “situazione del momento”, ma poteva essere reso con “vuoto e pieno”, questo perché a mio parere rende maggiormente il senso delle frasi e dell’esigenza di sperimentare praticamente la teoria. Ritengo però che anche “vuoto e pieno” siano da riutilizzare per capire l’aspetto yin yang che permea il tàijíquán e che è ben comprensibile nelle spinte con le mani. Anche quando rendo 实 shí come “vero” era possibile utilizzare “pieno”.