Juédǐ 角抵

Immagine del Juédǐ ritrovata in una tomba di epoca Qin nell’ Hubei nel 1975

Durante il periodo delle dinastie Qin ed Han (221 a.C -220 d.C.) la lotta (shuāijiāo 摔跤) era chiamata Juédǐ 角抵 (lottare e resistere). Nel periodo precedente la dinastia Qin si chiamava Yìdǐ毅抵 (resistere risolutamente) o Juélì 角力 (lottare muscolarmente). Il Juédǐ ha avuto origine dall’antico “Gioco dei Chiyou” (蚩尤戏). Come descrive Liáng Rénrèn 梁人任 delle dinastie del Sud (420-589) in “Memorie che descrivono l’inusuale” (述异记), al tempo del mitico Imperatore Giallo e dell’Imperatore Yan, a sud c’era una tribù Chiyou,i cui membri indossavano sul capo delle lunghe corna (jiǎo角) e, durante le battaglie, le usavano per combattere rendendo impossibile agli altri di resistergli. Le generazioni successive imitarono il modo di combattere della leggendaria tribù Chiyou, creando le competizioni Juélì. Durante queste competizioni venivano fatte delle crocchie di capelli sulla testa per infilzare e per cozzare, che simboleggiavano le corna, e conseguentemente tali competizioni furono chiamate Gioco dei Chiyou.

immagine del Chiyouxi

Nei tempi antichi in cui si combatteva senza armi da fuoco, era cruciale preservare la propria forza fisica per uccidere il nemico, perciò l’allenamento del vigore fisico era ritenuto molto importante.

lastra di rame decorata con una scena di Juélì

Nel Periodo delle Primavere e degli Autunni (777-476 a.C.) e degli Stati Combattenti (475-221 a.C.) le guerre erano frequenti ed il Juélì ebbe un grande sviluppo. Nel 1995, in Shaanxi fu ritrovato, in uno scavo presso i resti dell’antica capitale Chang’an, una lastra di rame decorata con una scena di Juélì che risaliva al periodo degli Stati Combattenti, che mostra in maniera chiara il contesto di questa competizione. In essa sono raffigurati due cavalli e due uomini. i due uomini al centro della lastra si tengono la vita con le mani; quello a destra ha una mano sotto la gamba che sembra inarcata dell’altro, pronto a proiettare il suo avversario.

bassorilievo di epoca Han che rappresenta il Juedi

Dopo che la Cina fu unificata dai Qin, fu proibito di praticare arti marziali al popolo, perciò il Juélì si trasformò in un esercizio dimostrativo per passare il tempo ed assunse il nome di Juédǐ.

Il Juédǐ fu in voga nel periodo della dinastia Han ed in special modo era messo in scena quotidianamente neli palazzi imperiali. Siccome nel Juédǐ inscenato a palazzo era lo spettacolo più importante, anche tutti gli altri spettacoli o abilità, quali Nòngwán (弄丸), “sollevare il tripode” (扛鼎), “funamboleria” (履索), “arrampicata sul palo” (缘竿), furono chiamati Juédǐ.

Le mani sono come due battenti di una porta, gli uomini vincenti sono completamente fondati sulle gambe

Categoria: 摔跤谚语 shuāijiāo yànyǔ = proverbi della lotta


Proverbio: le mani sono come due battenti di una porta, gli uomini vincenti sono completamente fondati sulle gambe, . (手是两扇门,全凭腿赢人 shǒu shì liǎngshànmén, quánpíng tuǐ yíngrén)

Nella lotta le mani sono entrate strategiche (oppure la protezione dalle entrate). Preparano l’inizio dell’attacco frontale ed utilizzano le mosse di attacco e difesa, quali:

  • 抓 zhuā = afferrare artigliando,
  • 握 wò = trattenere,
  • 推 tuī = spingere,
  • 撕 sī = strappare,
  • 抹 mā = strofinare,
  • 撑 chēng = sostenere e resistere….

senza eccezioni si utilizzano le mani, cioè “il drago che fluttua come prima cosa afferra le mani”(蛟撩一把手 jiāoliāo yībǎshǒu ).

Anche se all’interno dei movimenti della lotta si utilizzano molto le gambe per far inciampare, usando le azioni delle gambe come strategia di attacco, quali :

  • 勾 gōu = agganciare,
  • 挑 tiāo = trasportare,
  • 撩 liāo = stuzzicare,
  • 撮 cuō = pizzicare,
  • 爬 pá = strisciare….

non si possono non utilizzare le gambe. Le tecniche delle mani pressano in avanti veloci utilizzando l’agilità e le gambe con grande forza fisica attaccano bruscamente. Fondamento della maestria tecnica della lotta è la coordinazione di mani e piedi. Il corpo nella sua interezza armonizza la destrezza nell’utilizzo della forza. Fondamento della maestria tecnica della lotta è la coordinazione di mani e piedi. Il corpo nella sua interezza armonizza la destrezza nell’utilizzo della forza. Conseguentemente mescola nel processo di allenamento il prestare attenzione alla parte superiore (上 shàng) e quella inferiore (下 xià) del corpo. Nell’allenamento coordinato di mani e piedi perciò non ci dovranno essere serie di movimenti artificiosamente separati.

eretto come un orso, accovacciato come una tigre

categoria: 摔跤谚语 shuāijiāo yànyǔ = proverbi della lotta

proverbio:

eretto come un orso, accovacciato come una tigre
zhàn rú xióng, wò rú hǔ 站如熊, 卧如虎

Descrizione della corretta “struttura di lotta” (跤架 jiāojià). La “struttura di lotta” è la “posizione” (架式 jiàshi), che preserva il mantenimento del baricentro del corpo ed il presupposto di equilibrio del corpo stesso. La lotta richiede correttamente che “le mani siano come due battenti di una porta, gli uomini vincenti siano completamente fondati sulle gambe, afferrando con il baricentro stabile, che con la forza di quattro grammi si combatta la forza di 500 kg”. (手是两扇门,全凭腿赢人,重心掌握稳,四两搏千斤 shǒu shì liǎngshànmén, quánpíng tuǐ yíngrén, zhòngxīn zhǎngwò wěn, sìliǎng bó qiānjīn – l’ultima frase fa riferimento ad una famosa “frase idiomatica”).Ci sono alcuni tipi di posizioni della lotta, quali : 左架 zuǒjià = struttura sinistra, 右架 yòujià = struttura destra, 小车架 xiǎochē jià = struttura a carriola, 自然架 zìrán jià = struttura naturale, eccetera.

Ci sono alcuni tipi di posizioni della lotta, quali :

  1. 左架 zuǒjià = struttura sinistra,
  2. 右架 yòujià = struttura destra,
  3. 小车架 xiǎochē jià = struttura a carriola,
  4. 自然架 zìrán jià = struttura naturale,
  5. eccetera.

Il loro aspetto (形态 xíngtài) si mostra con una struttura eretta (站架 zhànjià) o con una struttura accovacciata (卧架 wòjià).

Non importa quale tipo di posizione si utilizzi, tutte richiedono che la forza sia naturale (自然有力 zìrán yǒu lì), che ci sia mutuo aiuto tra il flessibile e l’inflessibile (刚柔相济 gāngróu xiāngjì), essere stabili come il Tàishān (稳若泰山 wěn ruò Tàishān).

Dell’orso imito la stabilità, della tigre imito lo spirito. Anche se non avrò “la schiena della tigre e le anche dell’orso” (虎背熊腰 hǔbèi xióngyāo) del corpo, comunque dovrò mostrare “lo stile dell’orso e la capacità di incutere paura della tigre” (熊风虎威 xióngfēng hǔwēi) della postura, ed anche ciò che è detto “perdere il tallone ma non perdere il comportamento”(失跤不失态 shījiāo bù shītài) e “perdere le mani ma non perdere la postura” (失手不失势 shīshǒu bù shīshì).