Immagine del Juédǐ ritrovata in una tomba di epoca Qin nell’ Hubei nel 1975
Durante il periodo delle dinastie Qin ed Han (221 a.C -220 d.C.) la lotta (shuāijiāo 摔跤) era chiamata Juédǐ 角抵 (lottare e resistere). Nel periodo precedente la dinastia Qin si chiamava Yìdǐ毅抵 (resistere risolutamente) o Juélì 角力 (lottare muscolarmente). Il Juédǐ ha avuto origine dall’antico “Gioco dei Chiyou” (蚩尤戏). Come descrive Liáng Rénrèn 梁人任 delle dinastie del Sud (420-589) in “Memorie che descrivono l’inusuale” (述异记), al tempo del mitico Imperatore Giallo e dell’Imperatore Yan, a sud c’era una tribù Chiyou,i cui membri indossavano sul capo delle lunghe corna (jiǎo角) e, durante le battaglie, le usavano per combattere rendendo impossibile agli altri di resistergli. Le generazioni successive imitarono il modo di combattere della leggendaria tribù Chiyou, creando le competizioni Juélì. Durante queste competizioni venivano fatte delle crocchie di capelli sulla testa per infilzare e per cozzare, che simboleggiavano le corna, e conseguentemente tali competizioni furono chiamate Gioco dei Chiyou.
immagine del Chiyouxi
Nei tempi antichi in cui si combatteva senza armi da fuoco, era cruciale preservare la propria forza fisica per uccidere il nemico, perciò l’allenamento del vigore fisico era ritenuto molto importante.
lastra di rame decorata con una scena di Juélì
Nel Periodo delle Primavere e degli Autunni (777-476 a.C.) e degli Stati Combattenti (475-221 a.C.) le guerre erano frequenti ed il Juélì ebbe un grande sviluppo. Nel 1995, in Shaanxi fu ritrovato, in uno scavo presso i resti dell’antica capitale Chang’an, una lastra di rame decorata con una scena di Juélì che risaliva al periodo degli Stati Combattenti, che mostra in maniera chiara il contesto di questa competizione. In essa sono raffigurati due cavalli e due uomini. i due uomini al centro della lastra si tengono la vita con le mani; quello a destra ha una mano sotto la gamba che sembra inarcata dell’altro, pronto a proiettare il suo avversario.
bassorilievo di epoca Han che rappresenta il Juedi
Dopo che la Cina fu unificata dai Qin, fu proibito di praticare arti marziali al popolo, perciò il Juélì si trasformò in un esercizio dimostrativo per passare il tempo ed assunse il nome di Juédǐ.
Il Juédǐ fu in voga nel periodo della dinastia Han ed in special modo era messo in scena quotidianamente neli palazzi imperiali. Siccome nel Juédǐ inscenato a palazzo era lo spettacolo più importante, anche tutti gli altri spettacoli o abilità, quali Nòngwán (弄丸), “sollevare il tripode” (扛鼎), “funamboleria” (履索), “arrampicata sul palo” (缘竿), furono chiamati Juédǐ.
estratto da“Il Meihuaquan: una ricerca da ChangDsu Yao alle origini”
Ricostruzione cinematografica della distruzione del Tempio Shaolin
Il professore di storia di Taiwan, Huang Dashou[1], racconta che agli inizi della dinastia Qing la Setta del Fiore di Prugno (Meihuamen) era in buoni rapporti con il monastero Shaolin, nonostante appartenesse ad una corrente del taoismo ortodosso. Insieme conducevano attività anti-mancesi. Perciò quando Bai Mei[2] aiutò a distruggere il tempio, sopravvissero un monaco buddista di alto livello con una persona della setta del Fiore di Prugno, ed insieme fondarono un organizzazione clandestina, che chiamarono Tian Xing Dao. Il membro della setta del Fiore di Prugno pervaso di sentimento nazionalista e di senso di giustizia si trasformò in un cavaliere errante taoista. Egli insegnò il Meihuaquan girovagando per la Cina, dando vita a numerose generazioni di allievi, tra cui alla sedicesima troviamo Zhang Wuchen. Sono convinto che questa storia si ricolleghi alla leggenda del mito delle origini della Tiandihui (Società Cielo e Terra) che inizia con un a spedizione dei monaci Shaolin contro i barbari Xi Lu. In tutte le versioni di questa storia, pur mostrando sfumature diverse, troviamo un fondo comune. I monaci Shaolin andarono ad aiutare l’imperatore a fermare un invasione delle popolazioni Xilu. Dopo il ritorno nella capitale in trionfo, i monaci rifiutarono ogni forma di ricompensa in denaro o investiture ufficiali e ritornarono al loro monastero, dove continuarono le loro pratiche Buddiste. Ma la riconoscenza dell’imperatore svanì quando i monaci furono accusati, da uno di loro stessi o da ufficiali invidiosi, di complottare una ribellione, ed il loro monastero venne raso al suolo. Molti monaci vennero uccisi dalla conflagrazione delle cannonate, ma 18 riuscirono a prendere la fuga. Tredici di essi soccombettero alla durezza del viaggio e così ne sopravvisse un gruppo di soli cinque (o sei in una versione) i quali si dedicarono totalmente alla vendetta contro i Qing. Costoro fondarono in seguito la Tiandihui. Durante i loro viaggi, i cinque monaci incontrarono due uomini: Wan Yunlong, un abate o prete buddista, che divenne il primo “Fratello Anziano” della Tiandihui e Chen Jin nan, un accademico della Hanlin che disgustato dal governo era ritornato allo studio del taoismo. La data dell’invasione Xilu nei documenti della contea di Gui , Yao e Dagao è comunemente collocata negli anni del regno di Kangxi o nel 1677 o nel 1714. Ma molti racconti tendono a collocarla durante il regno di Qianlong (1736-1795)[3]. Tra i praticanti di arti marziali la stessa storia, che vorrebbe il tempio Shaolin incendiato e distrutto completamente dalle truppe imperiali nel 1736, è all’origine dei 5 stili principali praticati nel sud della Cina: Hongjiaquan, Liujiaquan, Caijiaquan, Lijiaquan e Mojiaquan (Jiaquan sta per “pugilato de lla famiglia” mentre il termine che precede questi due è un cognome cinese). Penso salti agli occhi la somiglianza con la leggenda di Yue Fei dell’epoca Song e la presenza anche in questo racconto di un abate buddista e di una personalità taoista come nella storia raccontata da Huang a proposito del Meihuaquan.
Foto del 1936, 蒋介石 Jiǎng Jièshí (Chiang Kaishek, 1887-1975) visita il Tempio Shaolin, la foto è presa di fronte alla stele dell’epoca Tang
In realtà a livello storico il tempio Shaolin del Songshan non ha mai subito delle distruzioni totali o significative, se non quella dovuta all’attacco delle truppe di Feng Yuxiang nel 1928. Il tempio era però già diroccato perché negli ultimi anni della dinastia Qing era stato abbandonato. Per questa ragione c’è chi tende a pensare che il tempio Shaolin a cui si riferisce la leggenda sia uno dei templi sussidiari, il più accreditato dei quali è quello del Fujian. Secondo i praticanti del sistema delle “18 palme taoiste” uno dei cinque sopravvissuti della leggenda era Jee Shin Shim Shee[4] che conosceva il Pugilato Lungo e che avrebbe permesso che non scomparisse il pugilato Shaolin da cui proviene lo Shaolin del Nord. Al suo lignaggio sono attribuiti le forme Xiaomeihuaquan e Meihuaquan[5].
Note
Huang dashou 黃大受, Zhongguo Quanshu Jieshao – Meihuaquan 中國拳術介紹─梅花拳 (Un introduzione all’arte del pugilato cinese: il Pugilato del Fiore di Prugno), aticolo pubblicato nel dicembre 1999 sul nono numero della rivista“ Xing Yu Ming Zazhi 性與命雜誌”
anche questa è una leggenda alimentata dai romanzi Wuxia, e di cui ho già ampliamente criticato nell’ articolo “Bai Jindou”
Dian H.Murray e Qin Baoqi “The origins of the tian dihui the Chinese triads in legend and history” , S tanford University Press, 1994, ISBN 10-0804723249
Il nome in Pinyin ed Ideogrammi sarebbe Zhishan Chanshi 至善禅师, ma ho lasciato la traslitterazione usata dalla fonte. Questo è uno dei sopravvissuti per moltissime tradizioni, in particolare quella dell’Hongjiaquan (Hunggar kuen)
estratto da“Il Meihuaquan: una ricerca da ChangDsu Yao alle origini”
Presentazione: Oggi questo testo rimane la testimonianza di un indagine che nuovi studi rendonoun po’ datata. In particolare sempre più evidente è anche l’intreccio del Meihuaquan con la religione Buddista oltre che con quella Taoista e con il Confucianesimo. Resta invece mitologico il legame con il Tempio Shaolin ed il relativo pugilato. Rimangono comunque tanti altri interessanti spunti di riflessione.
Classica foto sotto l’ingresso del tempio Shaolin (foto Storti Enrico)
Nei libri che parlano di Meihuaquan 梅花拳emerge chiaramente il legame tra la Boxe del Fiore di Prugno ed il Taoismo ortodosso, sia perché se ne riconduce l’origine al Kunlun Pai1, una scuola Taoista, sia perché membri importanti del Meihuaquan sono stati anche membri di sette quali Longmen2 o Quanzhen , ma, cosa più importante, la teoria di questo stile si rifà a lla filosofia Taoista. Quali sono allora i collegamenti con lo Shaolin Pai 少林派(scuola Shaolin) visto che qualcuno fa risalire il Meihuaquan a questa scuola? E’ il Meihuaquan uno stile Shaolin? Questa “querelle” non è facile da dirimere. Prima di tutto il problema è linguistico, infatti il termine Shaolinquan (Boxe della Giovane Foresta):
1) è stato ed è utilizzato in ambito tradizionale per definire svariati tipi di Quanshu 拳术(arte del pugilato) cinesi e non (basti pensare che il Karate stesso si fa risalire al tempio di Shaolin)
2) all’interno dell’Accademia Centrale di Guoshu di Nanchino3 questo termine era utilizzato in maniera generica per definire il settore Waijia 外家(famiglia esterna) in opposizione al settore Neijia 内家(famiglia esterna) detto Wudang 武当4. Il fatto che a Taiwan il Meihuaquan è chiamato Beipai Shaolin Meihuaquan 北派少林梅花拳 (Boxe del Fiore di Prugno della Scuola del Nord di Shaolin) è riconducibile a questa classificazione. Infatti i maggiori esponenti della scuola di Taiwan, a partire da Wu Tipang 吳體胖5, sono stati membri importanti dell’Accademia Centrale di Guoshu. Infatti il Meihuaquan era considerato uno stile esterno (sia pure “il più interno tra gli stili esterni”) quindi Shaolin.
3) lo Shaolinquan che oggi è praticato presso l’Istituto non lontano dal tempio alle pendici del Songshan in Henan, non è lo stesso che vi veniva praticato in origine, pratica di cui si è persa la conoscenza. Nel corso dei secoli all’interno dello Shaolinsi a più riprese si sono dimenticate le abilità marzi ali ( per le più disparate ragioni) e generalmente si è ricominciato a praticare qualcosa di diverso da ciò che c’era prima. Anche il termine Meihuaquan è molto utilizzato, infatti esistono differenti pugilati con questo stesso nome (citerò per brevità il Wuzi Meihuaquan 武子梅花拳 dell’Henan, un Meihuaquan 梅花拳dell’Hunan, il Shangsheng Meihuaquan 梅花拳del Fujian, il Ganzi Wushi Meihuazhuang 干支五势梅花桩dell’Hebei, il Meihua Changquan 梅花长拳di Jimo 即墨nello Shandong). E’ possibile che questi pugilati abbiano un origine comune, e mentre di alcuni ne abbiamo la certezza, per gli altri questo argomento è ancora oggetto di ricerca. Meihuaquan inoltre è anche il nome di almeno un Taolu 套路dello Shaolinquan “odierno” e si tratterebbe di una delle forme che senza dubbio apparterrebbero al Pugilato della Giovane Foresta6 . Per la rivista “Alma” diretta da Fabien Sena i Taol u di Meihuaquan sarebbero due: Xiao Meihuaquan e Da Meihuaquan7, cosa confermata dai numerosi libri e filmati a proposito dello stile del tempio. Anche alcuni Taolu di arma prendono il nome dal Meihua: per es. Meihuaqiang e Meihuadao.
Note
昆仑派Scuola KunlunHan Jianzhong
韩建中, Meihuazhuang Quan ji Meihuazhuang Quan Daibiao Renwu梅花桩拳及梅花桩拳代表人物 (La Scuola di Pugilato dei Pali del fiore di prugno e le figure rappresentative di questa scuola), articolo apparso nel numero 05 del 2007 della rivista Zhonghua Wushu中华武术: 梅花桩拳传承的一百个字与道教传承的一百个字基本相同,梅花桩拳理中的天人合一、顺其自然等等,均说明梅花桩拳与道教文化有着密切的联系,所以梅花桩拳中又流传有僧门道派和龙门道派等众多说法。
Yan Zijie 燕子杰, Meihuazhuang Beipu Jieshi梅花桩辈谱解释(Analisi dei Manoscritti Genealogici dei Pali del Fiore di Prugno), 1994 afferma che il Meihuaquan ha gli stessi 100 ideogrammi “genealogici”, gli Zibei 字辈come la setta Longmen: 道教龙门派的信徒们把这一百字作为他们世代相传的辈谱,它也是梅花桩拳派的辈谱 ; Cao Guangchao 曹广超, Meihuaquan de Lishi Yuanyuan Ji Chuancheng梅花拳的历史渊源及传承(Storia delle Origini e della trasmissione del Pugilato del Fiore di Prugno) articolo apparso nel numero 6 del 2008 della rivista Jingwu 精武: 相传梅花拳的班辈是张从富于龙门道人手中得的Alla posizione genealogica Banbei (班辈) della tradizione del Pugilato del Fiore di Prugno c’è Zhang Congfu che aveva ottenuto di essere un Taoista della Porta del Drago.
中央国术馆Zhongyang Guoshu Guan
Waijia e Neijia sono riferiti alla classificazione delle arti marziali cinesi esterne ed interne, e , semplificando molto, quando uno stile è ritenuto appartenere al Waijia si intende che esso usa un metodo esterno come l’uso della forza muscolare, quando uno stile è ritenuto appartenere al Neijia si intende che esso enfatizza l’utilizzo del Qi, la forza interiore ; Wudang è una località dell’Hubei in cui hanno sede numerosi templi taoisti e che è divenuto un importante centro per lo studio delle arti marziali associate a questa religione. In realtà questa distinzione è molto aleatoria.
Wu Tipang, conosciuto anche come Wu Diyang o Wu Tipan è un importante maestro tredicesima generazione di Meihuaquan. Molto apprezzato negli ambienti del Guoshu della Palestra Centrale di Nanchino, che frequenta nel 1928, anch’egli si rifugia a Taiwan nel 1949 dove continua ad insegnare il Meihuaquan e raccoglie intorno a se un gruppo di praticanti sull’Isola, in particolare Zhang Zuyao e Zhang Wuchen
Da “ Shaolin Wushu” di Anatoly Kovgan: “ The next nowdays taolu wihout doubts are sets of shaolin fist methods: xiao hongquan (small hongquan), dahongquan (big hongquan – 3 sets), paoquan (cannon fist), zhaoyangquan (fist directed to the Sun), meihuaquan (fist ofmeihua plum), tongbiquan (fist of pierced arms), jingangquan (diamond fist), xinyiba (catch of heart and mind) and some others. Two-men sets: liuhequan (fist of six battles), wuhequan (fist of five battles), “72 methods of Jueyuan” and some others.”
Xiao Meihuaquan (Plum flower small boxing). A very common form, found in most of “Real” Shaolin schools. This Taolu combines low moves and high jumps, a good introduction to specific Meihua plots work. Great also to get strong legs. Ovvero Piccolo Pugilato del Fiore di Prugno. Una forma veramente comune, che è possibile trovare in molte“vere” scuole Shaolin. Questo Taolu combina posizio ni basse a alti salti, un ottima introduzione alle trame del lavoro specifico del Meihua . Ottimo anche per ottenere gambe forti. Da Meihuaquan (Plum flower big boxing). The “big brother” of Xiao Meihua. Once the basics are acquired, Da Meihua is a real “fighting” taolu, with the use of Jing and many various techniques. Also many moves are directly taken from an old version of Luohan quan (like the seated stances). This form survived in many non Chinese shaolin schools (i.e. Thieu lam, Sil Lum, Sao Lim, …). Grande Pugilato del Fiore di Prugno. Il “Grande fr atello” dello Xiao Meihua. Una volta acquisite le basi, il Da Meihua è un Taolu realmente per il “combattimento”, con l’uso del Jing (劲) e di svariate tecniche. Inoltre molti movimenti sono presi direttamente da una vecchia versione del Luohanquan ( come le posizioni sedute). Questa forma sopravvive in molte scuole Shaolin non cinesi ( per esempio Thieulam, Sil Lum, Sao Lim, ….)
Questo è un articolo di una serie in cui alcuni famosi marzialisti Cinesi forniscono un interpretazione al concetto di “radicamento” (生根).
Il titolo originale in Cinese è “《中华武术》名家讲堂——如何理解“脚下生根””
L’articolo attuale è scritto da 马虹 Mǎ Hóng ed è intitolata “per colpire con i pugni prima si sviluppa il radicamento”(打拳先培根)
马虹 Mǎ Hóng si esercita nelle “spinte con le mani”
Le “teorie di pugilato” (拳论) affermano: “per colpire con i pugni prima si sviluppa il radicamento. Se non è chiaro il nodo del radicamento, successivamente tutto sarà vuoto”(打拳先培根。根节不明,节节皆空。). Il maestro 陈照奎 Chén Zhàokuí delle vecchie generazioni nell’insegnare pugilato dava importanza particolare a ristrutturare il nodo delle radici. Ricordo che a Pechino, quando il maestro fece la prima revisione del mio pugilato, i suoi occhi dall’inizio alla fine fissarono i miei arti inferiori. Dopo di che egli mi disse: “la base sotto i tuoi piedi non è corretta, anche la parte superiore non può essere corretta”. Così io ho realizzato che il nodo delle radici è un aspetto cruciale nella pratica del tàijíquán.
immagine presa daIl terzo principio della dinamica di Francesca Ricci con la seguente didascalia: “La forza peso e la reazione del suolo sono uguali e contrarie, quindi si bilanciano: il corpo è in equilibrio.”
Ogni corpo sopra la terra senza eccezione è soggetto all’azione della forza di gravità, contemporaneamente, la natura possiede anche “forza di reazione” (反作用力), che è la forza del corpo umano ed un aspetto cruciale del corpo umano che entra in rapporto con la madre terra è quindi il nodo delle radici del corpo umano stesso (la parte dei piedi). Perciò nelle “teorie di pugilato” c’è scritto: “dal mio movimento mille cambiamenti e diecimila trasformazioni, i due piedi nella parte bassa del corpo ordinano l’universo”(千变万化由我运,下体两脚定乾坤). Perciò nel colpire con i pugni si enfatizza il “radicamento al suolo”(落地生根). Contemporaneamente, la posizione del piede al suolo, l’angolo e la stabilizzazione degli adattamenti alla situazione del momento (vuoto e pieno) , influenzano anche i movimenti e le azioni delle figure di pugilato; come il “timone di una nave” (航船的舵), essi influenzano l’angolo di orientamento dei movimenti.
forza di reazione (反作用力) del corpo quando si cammina
Secondo il punto di vista delle ricerche sul mantenimento della salute (健身), il cinquanta per cento dei nervi del corpo umano, i vasi sanguigni dove circola il sangue e gambe e piedi sono collegati, forza e debolezza di gambe e piedi influenzano la salute del cuore. Conseguentemente, quando noi pratichiamo tàijíquán dobbiamo dare importanza all’allenamento della maestria (功夫) della base dei piedi.
1. scienza della simmetria delle posizioni
Chen Zhenglei in “nascondere la mano e pugno col braccio”(掩手肱拳)
Il tàijíquán della famiglia Chén (陈氏太极拳) enfatizza, non importa per quale tecnica di spostamento, che il modello di posizionamento di entrambi i piedi debba realizzare il “non essere nè su una gamba nè con i piedi divergenti” (不丁不八, letteralmente “non dīng non bā, in riferimento alla forma dei caratteri) nelle posizioni simmetriche fondamentali. Tranne il tipo di “passo vuoto” (虚步) appuntato al suolo che è fuori dalle tecniche di spostamento, non importa se si tratta di “mǎbù” (马步) o di “gōngdēngbù”(弓蹬步), entrambi i piedi invariabilmente mantengono la fondamentale simmetria dei modelli di posizioni. In “gōngdēngbù”(弓蹬步), “mǎbù” (马步), “qiánhòubù”(前后步), la punta di entrambi i piedi nei fondamentali è sempre in direzione frontale ed hanno la medesima direzione nell’emissione di forza (发力). Per esempio: “gōngdēngbù”(弓蹬步) sinistro deve abbottonare il piede destro, la punta di entrambi i piedi è orientata in avanti verso sinistra; in “gōngdēngbù”(弓蹬步) destro la punta di entrambi i piedi è orientata in avanti verso destra; “mǎbù” (马步) ha le punte dei due piedi completamente verso avanti. Se devo “abbottonare” (扣) il piede sinistro, quando entrambi i piedi fanno un passo in avanti ed uno indietro, entrambi i piedi devono montare su una linea. Se devo “abbottonare” (扣) il piede sinistro, quando entrambi i piedi fanno un passo in avanti ed uno indietro, entrambi i piedi devono essere a cavallo di una linea. Assolutamente non posso appoggiare entrambi i piedi avanti e dietro su un unica linea. Solo in questo modo stabilizzo la parte delle radici sotto i piedi. I requisiti di queste posizioni simmetriche, sono straordinariamente conformi alle moderne discussioni sulla biomeccanica dei movimenti del corpo umano.
“angolo stabile”(稳定角)
La meccanica del corpo umano ritiene che l’ “angolo stabile”(稳定角) del corpo in posizione eretta su entrambi i piedi sia il requisito per entrambi i piedi per mantenere il fondamentale parallelismo.
2. “Radicarsi al suolo” (落地生根)
“agopunto Yǒngquán” (涌泉穴)
Nel piede che tocca terra, che è altrimenti sottolineato in “cinque dita si aggrappano al terreno, l’incavo (agopunto) Yǒngquán deve essere vuoto”(“五趾抓地,涌泉穴要空”), in particolare si sposta il peso nel centro del piede, certamente richiede affidabilità, non dovendo muoversi oscillando come uno vuole. La “Teoria di pugilato”(拳论) afferma: “torcere un punteruolo estirpa le radici, l’insegnamento non è corretto”(拧钻子拔根,传授不真). In base al cambiamento delle tecniche, il piede qualche volta si apre all’esterno, qualche volta si “abbottona” (扣) all’interno, ma non importa che ondeggi all’esterno o abbottoni all’interno, tutti non consentono di alzare la punta del piede o sollevare il tallone (alzare la punta del piede e sollevare il tallone nelle teorie di pugilato sono dette “bere il vento”-“喝风”, che è anche un modo di dire cioè “soffrire il freddo e la fame”), il piede deve raschiare il terreno aprendosi e chiudendosi.
3. i due piedi devono sempre distinguere il vuoto ed il pieno
Quando colpisco con i pugni, il baricentro del corpo tende sempre ad essere su un solo piede, prevenendo il cosiddetto “doppio peso” (双重). Posso aprire quattro sesti, o aprire tre settimi e due ottavi. In base ai cambiamenti di “forza in arrivo” (来力) e “forza emessa”(发力), prontamente regolo il vuoto (虚) ed il pieno (实) in entrambi i piedi e proporzionare lieve (轻) e profondo (沉), utilizzando il mantenimento della propria stabilità; allo stesso tempo, ancor di più presto attenzione a quando emetto forza (力) con gli arti superiori ed al problema del vuoto e pieno sotto i piedi.
Per esempio se il pugno destro verso destra emette energia (劲) obliquamente in basso, il baricentro assolutamente non potrà inclinarsi a destra, deve andare a sinistra; se il pugno emetterà energia trasversale verso il basso frontalmente a sinistra, il baricentro non potrà mai essere a sinistra. Se emetto energia trasversale verso l’alto frontalmente, non sarà senza regole.
4. emettere energia nella parte delle radici, richiede grande attenzione al completo equilibrio (根节发劲,关注整体平衡)
nelle immagini 陳正雷 Chén Zhèngléi in alcuni movimenti de “il guerriero attendente di Buddha pesta il mortaio”(金剛搗碓 jīngāng dǎoduì). Nella seconda figura “il piede sinistro vibra toccando il terreno”(右腳震腳落地)
Nel momento in cui di solito sollevi il ginocchio e sollevi il piede, un solo piede calpesta il suolo e non solo si deve rafforzare maggiormente la forza di sostegno (支撑力) delle cinque dita che si aggrappano al terreno, la stazione eretta deve ottenere più stabilità e si deve prestare attenzione e bilanciare la coordinazione della forza (力量) di tutto il corpo. In questo momento è richiesto essere conformi al principio di bilanciamento Yin Yang di “incontrare sopra necessariamente sotto” (逢上必下), quando il piede sinistro calpesta frontalmente o verso l’alto, la gamba destra certo dovrà rilassare l’anca e piegare i fianchi, usando la stabilità del baricentro, per salvaguardare l’equilibrio degli arti e del tronco. Quando emetto l’energia (发劲) che fa vibrare il piede (震脚), il piede deve essere piatto. Se il piede che vibra è il sinistro, il baricentro dovrà ancora essere a destra; quando vibra il piede destro, il baricentro rimarrà a sinistra. Si deve realizzare l’emissione di forza e l’influenza della stabilità del baricentro, non importa se si fa “passo immediato”(顿步), “passo sprecato”(蹉步), “passo in punta di piedi”(踮步)…. tutti devono prestarvi attenzione, usando salvaguardare l’equilibrio corporea nel momento in cui si emette la forza.
5. “avere le radici sotto i piedi” ed il lavoro del corpo intero (“脚下生根”与整体运作)
Il tàijíquán è un tipo di movimento di tutto il corpo, ” un movimento senza avere non movimento”(一动无有不动), perciò il nocciolo del radicamento al suolo ed il lavoro del corpo intero sono inseparabili. Per esempio, quando ridistribuisco il baricentro sotto i piedi, la parte del cavallo ha come pre-requisito di camminare ad arco, anche detto “portare sulle spalle il baricentro”(扛重心).
Un altro esempio, tecniche corporee (身法) non corrette, l’anca ed i fianchi non attivi, anche l’utilizzo della forza sotto i piedi ha difficoltà a mantenere la stabilità. Inoltre, quando colpisco con i pugni, se i pugni sono in alto o in basso, anche il funzionamento della pianta del piede è importante. Se pongo l’accento sulla pratica pugilistica della camminata della parte bassa della struttura, posso allargare troppo la forza di sostegno di coscia e polpaccio. Ma devo stare attento, nel pugilato camminato della struttura inferiore, che l’inclinazione di coscia e polpaccio non possa essere minore di 90°, il polpaccio ed il tallone perpendicolari, prevenendo il piegamento delle ginocchia e l’oscillazione del cavallo. Secondo il maestro 陈发科 Chén Fākē pertanto: “colpire con i pugni assomiglia a sedersi su uno sgabello”(打拳像坐在板凳上一样). Ed ancora disse: colpire con i pugni richiede di incorporare “tre strisce in una linea retta” (三条直线), cioè il polpaccio verticale, la coscia orizzontale al terreno, il torso dritto. Questo tipo di postura bassa della struttura di pugilato, sotto i muscoli degli arti inferiori i vasi sanguigni possiedono la funzione pressoria, che può accellerare il flusso di ritorno del sangue venoso al cuore. Senza dubbio, nella struttura di camminata bassa, le figure di pugilato hanno sia alto che basso, una spinta un rilassamento, corretta circolazione sanguigna e movimenti aerobici, considerati come benefici.
In più, nell’utilizzo della pratica della struttura di pugilato in qualità di fondamentale del sollevamento frontale, non è male combinare la pratica delle “spinte con le mani” (推手) e le posizioni-palo (站桩) ed altri allenamenti che aiutano l’acquisizione della forza (功力), rafforzando l’acquisizione della forza sotto i piedi.
Questo è un articolo di una serie in cui alcuni famosi marzialisti Cinesi forniscono un interpretazione al concetto di “radicamento” (生根).
Il titolo originale in Cinese è “《中华武术》名家讲堂——如何理解“脚下生根””
L’articolo attuale è scritto da 吴文翰 Wú Wénhàn ed è intitolata “脚下生根”是轻灵敏捷的基础 “Avere le radici sotto i piedi” è alla base di agilità, lievità e velocità”
Questa immagine è a corredo di un articolo che si intitola “durante lo scambio di colpi, come ottenere avere radici sotto i piedi?”(打拳时,如何做到脚下生根?)
La pratica del tàijíquán ha tre livelli: all’inizio è come se stessi praticando sott’acqua, poi è come praticare in mezzo all’acqua, alla fine è come praticare sull’acqua. Ciò è un apprendimento tramite la pratica del tàijíquán di 郝为真 Hǎo Wèizhēn appartenente alle vecchie generazioni. Dopo che 孙禄堂 Sūn Lùtáng ha studiato pugilato con 郝为真 Hǎo Wèizhēn, ha preso nota di ciò inserendolo in un paragrafo. In più, le generazioni successive a 郝为真 Hǎo Wèizhēn hanno tramandato per iscritto questa sentenza.
郝为真 Hǎo Wèizhēn (1849-1920)
Nell’esperienza di Hǎo Wèizhēn nell’allenamento del tàijíquán, la praticità è espressa nel processo di raffinazione e rivisitazione a partire dalla realtà fino all’indefinito. Nel momento iniziale, la pratica del tàijíquán è pesante e reale ed insieme all’accrescimento della maestria i movimenti possono diventare leggeri e veloci, infine sembra che all’interno dell’allenamento di pugilato ci sia aria. Nell’allenamento sul fondo dell’acqua, i piedi sono infissi sul fondo, quando muovo il corpo ho la resistenza dell’acqua, ciò indica che il grado di agilità corporea non ha raggiunto il livello più alto; Nel passo successivo di pratica, simile a praticare in mezzo all’acqua, i piedi non sono infissi nel fondo, la resistenza dell’acqua è poco significativa, ciò indica che il grado di agilità della pratica di pugilato è migliorato; alla fine il terzo livello, giusto galleggiando finalmente sulla superficie dell’acqua, senza resistenza dell’acqua, il corpo è estremamente vuoto ed agile. Conseguentemente la scuola Wǔ di tàijíquán (武派太极拳) quando struttura la camminata, richiede di ottenere “vuoto”(空), “scioltezza”(松, è anche “pino”), “rotondità”(圆), “vividezza”(活). Dai racconti sull’esperienza pratica di pugilato di Hǎo Wèizhēn, l’attuazione reale richiede di conseguire “vuoto”(空), “scioltezza”(松), “rotondità”(圆), “vividezza”(活).
Come ottenere “vuoto”(空), “scioltezza”(松), “rotondità”(圆), “vividezza”(活)?
Subito richiede mentre si struttura la camminata di essere pesanti (要从重), di direzionare grande lievità e velocità nel allenare l’orientamento spaziale. Perciò nel momento iniziale della pratica ci deve essere una grande costanza del peso ed insieme all’incremento della maestria gradualmente si diventa lieve, veloce e agile. Questi tre livelli della concezione artistica non sono qualcosa che tutti possono provare, ciò semplicemente è la conoscenza acquisita su se stesso da Hǎo Wèizhēn delle vecchie generazioni. Infatti ogni individuo che pratica pugilato ha una propria esperienza, come per esempio il vecchio 郑曼青 Zhèng Mànqīng di Taiwan percepiva l’allenamento di pugilato come “tentare l’impossibile”, cioè la maestria della propria forza lieve e veloce nell’ingaggiarsi nell’esercizio fisico in aria. Queste esperienze di allenamento di pugilato, in effetti sono tutte tipologie di sensazioni di passare dal pesante e torbido al lieve e veloce.
Il tempio 悬空寺 Xuánkōngsì sulla Montagna sacra del nord (Běiyuè): Héng Shān 恒山 (Shanxi), nel 1995 (foto Storti Enrico). Quando si effettua una ricerca in Baidu sul detto “sul bordo di un abisso” questa è l’immagine che compare più frequentemente.
Allenare il pugilato presta attenzione al “radicamento al suolo” (落地生根), che è in pratica una metafora ed è anche l’esigenza per allenareil pugilato di prestare attenzione alla stabilità della pianta del piede. Nella teoria del pugilato del Tàijíquán si dice: “avanzare muovendosi come un gatto”(迈步如猫行) e “avanzare come se si fosse sull’orlo di un abisso”(迈步如临深渊). “avanzare come se si fosse sull’orlo di un abisso”(迈步如临深渊), metafora che indica le tecniche di spostamento agili e veloci. Per raggiungere “avanzare muovendosi come un gatto”, si devono ottenere come risultato questi due punti: primo requisito la “lievità” (轻), secondo requisito “profondità” (沉稳). La cosiddetta “profondità” è solidità (扎实) ed è anche il dover avere radici sotto i piedi (脚下要有根). Se non ci sono radici sotto i piedi, in questo caso si sarà fluttuanti e sarà anche improbabile che le nostre tecniche di spostamento siano leggere e veloci; se sotto i piedi ci sarà eccessivamente peso stagnante, sarà la stessa cosa di non essere in grado di raggiungere l’ “avanzare muovendosi come un gatto”. Perciò per noi l’allenamento del pugilato deve ottenere “alza il passo leggero come le piume di un cigno, abbassa il passo pesante come il monte Tài”(举步轻如鸿毛,落步重如泰山). In più, il tàijíquán come arte del combattimento, oltre a richiedere costante lievità e rapidità esteriore, richiede anche precisione nella velocità.
Immagine presa sul Taishan (foto Storti Enrico)
Subito richiede padronanza nell’alzarsi, muoversi, schivare, differire, alto e basso. Schivare e differire fondamentalmente sono maestrie della parte superiore della vita, alzarsi e muoversi allora sono maestria della parte superiore delle gambe. Si deve raggiungere questo livello, che è semplicemente non aver ancora praticato abbastanza la struttura di pugilato, e si deve anche progredire nell’esercizio di alcune tecniche di allenamento speciali.
Riassumendo, “radicarsi al suolo” e “avere radici sotto i piedi” sono come praticare il pugilato stabili come il monte Tài, alza il passo lieve come piuma di cigno. Non c’è stabilità di “radicarsi al suolo” se non si riesce ad ottenere la lievità e rapidità di “alzare il passo lieve come piuma di cigno”. “Radicarsi al suolo” non è peso stagnante ma stabilità. Se il peso è eccessivamente stagnante, semplicemente non riesce a raggiungere l’obiettivo di alzare il passo lievemente e rapidamente.
Yáng Chéngfǔ
Zhèng Mànqīng
Per quanto riguarda il problema del livello di pratica della struttura di pugilato, il fattore essenziale sono le differenze individuali. Apprestandoci a praticare tàijíquán, tutti dobbiamo all’inizio essere aperti e dispiegati e dopo essere compatti. Aprire e dispiegarsi, è un requisito della tecnica corporea inferiore e necessita di un certo numero di grandi movimenti. In passato tutti praticavano tàijíquán sin da bambini ed adolescenti, gli adulti lo praticavano veramente poco, come risultato, nel momento in cui si inizia a praticare tàijíquán, tutti sono ad una struttura inferiore. Anche ai giovani praticanti di tàijíquán stile Wǔ è richiesta la “struttura inferiore”. Con l’età si accresce l’abilità, le figure del pugilato devono gradualmente diventare compatte, la tecnica corporea é semplicemente più alta. La tecnica corporea del tàijíquán stile Yáng è relativamente bassa, questo perchè il maestro 杨澄甫 Yáng Chéngfǔ quando insegnava pugilato era ancora relativamente giovane, il corpo era imponente, perciò la struttura di pugilato è relativamente aperta e dispiegata. Però la persona che allena il pugilato deve farlo in accordo con le situazioni fisiche, l’età di ognuno, determinando il livello alto o basso della struttura delle posture. La struttura di pugilato del maestro Zhèng Mànqīng è relativamente alta, anche più veloce, questo perchè la statura di Zhèng Mànqīng e quella di Yáng Chéngfǔ sono molto differenti, quindi egli non ha emulato Yáng Chéngfǔ sull’aspetto fisico, ma ha imparato ad emulare i principi concettuali del tàijíquán di Yáng Chéngfǔ, formandosi sulle proprie caratteristiche. Coloro che praticano tàijíquán stile Wǔ (武) hanno relativamente una struttura molto più alta, ciò perché nella maggior parte della trasmissione del tàijíquán stile Wǔ ci sono persone acculturate e la maggior parte di queste persone non hanno iniziato ad allenare il pugilato da bambini, come risultato in genere tutti hanno una struttura alta ed tecniche di spostamento agili.
In breve, nella pratica del pugilato sono importanti le differenze personali, non avere una struttura bassa è semplicemente bene, una struttura alta semplicemente non è bene, ma anche non avere una struttura alta è bene, una struttura bassa non è bene. Ciò che è adatto a se stessi è il meglio.
不倒翁 Bambola Daruma
L’idea di “andare alle radici di se stessi”(去己之根), si riferisce alla prefazione dell’opera “Libro Illustrato del tàijíquán della famiglia Chén” (陈氏太极拳图说), fornito dal maestro 王壮弘 Wáng Zhuànghóng di Shanghai. Il suo punto di vista è che la pratica del tàijíquán deve somigliare ad una bambola arrotondata “daruma”, in alto lieve ed in basso profonda (上轻下沉), se “le radici nascono sotto i piedi” (脚下生根), le tecniche di spostamento muoiono e sono inefficaci. In realtà questa è solo l’interpretazione letterale dei caratteri “le radici nascono sotto i piedi” ed è un opinione unilaterale. “Radicarsi al suolo” non è niente affatto un reale radicamento sulla superficie del suolo senza movimento, ma è una specie di metafora della stabilità dei movimenti degli arti inferiori. Il tàijíquán non afferma solamente “radicarsi al suolo”, ma presta anche attenzione all’agilità lieve e veloce (轻灵敏捷) e al dispiegarsi fulmineamente saltando e muovendosi. Non c’è la stabilizzazione del “radicamento al suolo” e quindi non ci sarà agilità lieve e veloce del dispiegarsi fulmineamente saltando e muovendosi. “Radicarsi al suolo” è una sottolineatura del fatto che i tuoi piedi devono essere stabili nel momento in cui alzi il piede e fai un passo; se sotto il piede non c’è stabilità , come fai a combattere o a fare le spinte con le mani con un altra persona? Di conseguenza la stabilizzazione degli arti inferiori sono alla base della lievità e velocità degli arti superiori come anche alla base del dispiegarsi fulmineamente saltando e muovendosi. Come costruire una stanza, non preparando le fondamenta, l’edificio non potrà iniziare ad essere coperto. Non solo il tàijíquán, tutte le arti marziali Cinesi danno molta importanza all’esercizio delle anche e delle gambe, riconoscendo l’importanza della stabilità del piano inferiore (下盘). Concludendo il discorso di Wáng Zhuànghóng “somigliare ad una bambola arrotondata daruma, in alto lieve ed in basso profonda ” è corretta, ma la interpretazione di “avere le radici sotto i piedi” e “radicarsi al terreno” è unilaterale. “Mettere radici sotto i piedi” non è veramente aggrapparsi fermamente come una posizione-palo (桩步), non è veramente la rigidità della posizione-palo, ma è un tipo di metafora descrittiva della corretta stabilità degli arti inferiori.
Inoltre quando spingo con le mani (推手) devo conseguire un corpo stabile, che non dipende affatto completamente dalla stabilità della posizione-palo (桩步), piuttosto è importante l’attaccarsi saldamente alla corretta situazione del momento. Il maestro 崔毅士 Cuī Yìshì questo anno mi ha spinto da seduto, i suoi adattamenti alla situazione del momento sono eccellenti, rimanevo in piedi incapace di stare fermo per effetto delle sue mani, in più dimenticavo di “radicarmi al terreno”. Il discorso sulla situazione del momento del tàijíquán di Lǐ Yì è molto chiaro, egli dice: il “vuoto” (虚), veramente non è completo senza risultato; il “vero”(实), anche se non è completamente infisso per arrivare alla fine, assomiglia al piantare un palo sulla superficie del suolo. Nel “vero” ci deve essere il “vuoto”, nel “vuoto” ci deve essere il “vero”(实中要有虚,虚中要有实). La cosa più importante del tàijíquán è l’adattamento (变化) alla situazione del momento. Se l’adattamento alla situazione non è buono, anche la stabilità della posizione-palo è inutile. Senza comprendere le trasformazioni della situazione del momento, cioè la situazione di cui parlava Wáng Zhuànghóng, la posizione-palo diventa semplicemente un palo morto. Perciò, nelle spinte con le mani, un buon adattamento alla situazione del momento è la chiave della stabilità del corpo. Se tu non comprendi il cambiamento della situazione del momento, forse sarai o troppo “vuoto” o troppo “reale”, non comprendere il sottile cambiamento della situazione che si presenta è come se tu ti ritenessi stabile come il monte Tài, ma in realtà non sei in grado di averne i requisiti. Comprendere le trasformazioni della situazione è l’ abilità corporea di essere stabili come una bambola daruma. Ma la stabilità degli arti inferiori è anche adattamento del corpo alla situazione del momento e fondamento del dispiegarsi fulmineo saltando e muovendosi. Come risultato la pratica del tàijíquán già richiede l’allenamento della stabilizzazione di “avere la radice sotto i piedi”, richiede anche di comprendere i cambiamenti della situazione, allena la sensibilità di dispiegarsi fulmineamente nei salti e nei movimenti. Il requisito più importante tàijíquán è “aprire e chiudere e vuoto e pieno”(开合虚实), gli altri cambiamenti delle tecniche corporee e della stabilizzazione delle posizioni-palo, tutti sono al servizio di “aprire e chiudere e vuoto e pieno”
Note di traduzione:
In quasi tutti i casi ho tradotto 虚实 xū-shí con “situazione del momento”, ma poteva essere reso con “vuoto e pieno”, questo perché a mio parere rende maggiormente il senso delle frasi e dell’esigenza di sperimentare praticamente la teoria. Ritengo però che anche “vuoto e pieno” siano da riutilizzare per capire l’aspetto yin yang che permea il tàijíquán e che è ben comprensibile nelle spinte con le mani. Anche quando rendo 实 shí come “vero” era possibile utilizzare “pieno”.
Di Storti Enrico Molti anni fa scrissi “Meihuaquan e Shaolinquan, intrecci leggendari” dedicando un paragrafo alla situazione contemporanea ed esprimendo quella che nel 2018 è una previsione più che azzeccata.
Storti Enrico nella classica foto davanti all’ingresso del Tempio Shaolin
“Il settimo mese del 1986 – Il tempio Shaolin fonda la “Shaolin Quanfa Yanjiu Hui” 少林拳法研究会 (Associazione per lo studio del metodo di pugilato di Shaolin), di cui si è assuto l’incarico di capo dell’Associazione Shi Xingzheng 释行正 , di vicecapi dell’Associazione Shi Yongxin 释永信 e Shi Yinsong 释印松 . Come membri iscritti all’associazione di studio ci sono la Beijing Daxue 北京大学 (Università di Pechino), la Qinghua Daxue 清华大学 (Università Qinghua), la Zhongguo Jing guan Daxue 中国警官大学 (Accademia della Polizia Cinese), la Meihuaquan Xiehui 梅花拳协会 ( associazione del Meihuaquan), Taijiquan Xiehui 太极拳协会 , Fanziquan Xiehui 翻子拳协会 , Baguaquan Xiehui 八卦拳协会 ed altri……..” [39] Oggi il presidente dell’Associazione di Ricerca sul Meihuaquan è un consulente sugli scritti e le calligrafie del Tempio Shaolin. Alcuni monaci del tempio, che provengono dalle scuole di Meihuaquan, mostrano le cinque figure in abiti monacali, inoltre un VCD dal titolo Shaolinquan contiene un inizio del Jiazi, praticato probabilmente da allievi di Yan Zijie. Tutto questo sta a testimoniare una possibile introduzione nel futuro prossimo del Ganzhi Wushi Meihuazhuang a Shaolin.
Questo articolo era pubblicato in origine inhttp://www.meihuaquan.it/mhz/genealog/yang_shiwen.htm . Lo ripubblichiamo con qualche doverosa correzione. Sulle date di nascita e di morte in Internet ci sono delle informazioni contraddittorie. Anche sulla data del Guokao, ma i documenti ufficiali cinesi lo collocano senza dubbio nel primo “Esame nazionale” del 1928.
杨士文 Yang Shiwen (1899-1952), secondo nome 子斌 Zibin. Originario del villaggio Gengzhuangcun 耿庄村, dipartimento di Danyang, nel territorio della città di Heze. Morì suicida nel suo villaggio il 14 aprile del 1952. Di famiglia povera, era molto appassionato di arti marziali. A sette – otto anni iniziò lo studio del Meihuaquan nel villaggio Li Zhuangcun, sotto l’insegnamento di 李福田 Li Futian. Quando aveva 16-17 anni era già molto esperto nel pugilato, nell’uso delle armi ed era famoso perché possedeva una forza fisica sovrumana, tanto che riusciva a portare in braccio 100 chili. A 18 anni si recò a studiare il wushu a Jinan dove apprese Shuaijiao (摔跤), Sanshou (散手) e Qigong duro (气硬功). In particolare avrebbe studiato con 王子平 Wang Ziping. A 20 anni fondò una scuola a Shanghai. Nel 1928 partecipò agli esami – competizioni (erano combattimenti veri e propri) – di Guoshu a Nanjing dove ottiene il riconoscimento di prima classe nella categoria Xiong. Dopo le gare di Nanjing rientrò a Heze dove fondò una scuola di Guoshu dello Shandong. Nel 1930 si recò in Jianxi, Hunan ed Hubei dove insegnò arti marziali, fino a quando fu chiamato ad assumere l’incarico di vice direttore di un gruppo di istruttori militari del Guomintang. Nel 1937, allo scoppio della guerra con il Giappone, fece parte della resistenza all’invasione. I risultati sportivi ottenuti da questo maestro sono indubbiamente notevoli, però egli non ha raggiunto la fama di altri con minore talento.
La campionessa 张玉萍 Zhāng Yùpíng e sedicesima generazione di MHQ sulla copertina della rivista “Essenza Marziale”(精武) numero 4 del 1987
Traduzione di “Rural Community, Group Identity and Martial Arts: Social Foundation of Meihuaquan” di Zhang Guodong, Thomas A. Green, Carlos Gutiérrez-García in “IDO MOVEMENT FOR CULTURE. Journal of Martial Arts Anthropology”, Vol. 16, no. 1 (2016), pp. 18–29
Ad Anyang , studentesse interpretano una sequenza di MHQ
Nel nostro studio, sia maschi che femmine hanno raggiunto punteggi elevati nel MHQ (Risultato del Questionario Eredità del Meihuaquan). Sebbene i maschi abbiano raggiunto punteggi più alti, non sono state trovate differenze significative tra i due gruppi (p > 0.05 per tutte le dimensioni e per l’intero questionario). Ciò indica che il Meihuaquan serve come mezzo per la formazione dell’identità non solo per i maschi ma anche per le femmine. Perciò, il ruolo delle donne nel Meihuaquan dovrà essere attentamente esaminato.
I nativi delle province di Shandong, Henan ed Hebei sono profondamente influenzati dal concetto che l’uomo è più degno di rispetto della donna. Ma in questa regione, la filosofia del Meihuaquan è un eccezione. Il nostro campo di lavoro indica che la famiglia fittizia del Pugilato Mei non rifiuta mai ma al contrario incoraggia le donne a congiungersi al proprio gruppo. Non ci sono zone proibite alle donne nel Meihuaquan. Esse possono diventare membri, apprendere conoscenze e abilità, e partecipare a tutte le attività.
Il Meihuaquan non è unico nella tradizione di accogliere la partecipazione delle donne. La pratica femminile delle arti marziali ha una lunga storia in Cina. “L’ arte marziale hanno sempre mantenuto uno spazio per le donne, anche se è sempre stata caratterizata dal genere maschile e fortemente genere e fortemente basata sugli uomini in Cina” [Lorge 2012: 30]. Per Fu Hao, da una donna militare nella Dinastia Shang, e Yue “la nubile”, una donna maestra di spada del Periodo delle Primavere e degli Autunni, fino a Signora Gongsun ed alla sua discepola Signora Li nella dinastia Tang, e poi a Signora Lin, la capa delle Lanterne Rosse, un organizzazione femminile di arti marziali della fine della Dinastia Qing, le donne sono state collegate alle arti marziali. Come partecipanti alla Rivolta dei Boxer, Le Lanterne Rosse hanno tramandato la tradizione delle donne che praticano arti marziali direttamente al Meihuaquan. Durante la Rivolta dei Boxer, la Signora Lin guidò le Lanterne Rosse, si occupò dei lavori logistici e della cura dei feriti [Lu 2010: 68].
Meihuaquan a Wuqiang
In effetti, gli uomini realmente non potrebbero fare bene senza il supporto delle donne nel Meihuaquan. In primo luogo, le donne hanno il vantaggio di comunicare con la Dea, suprema divinità femminile. La religione popolare era una strada per le donne di esprimere la loro auto-consapevolezza e salvezza spirituale, specialmente nella società tradizionale dell’ineguaglianza tra maschi e femmine. Molte religioni popolari non solo hanno riconosciuto il valore delle donne, ma le hanno anche collocate in una posizione molto elevata durante le dinastie Ming e Qing. Nel sistema di credenze del Meihuaquan, la suprema divinità femminile, la Dea (penso si parli di 无生老母), è il Salvatore. Quindi, la partecipazione femminile alle attività di Meihuaquan è molto normale. Molte donne non solo praticano arti marziali, ma diventano anche famosi maestri di Wen [21]. In secondo luogo, la collaborazione di maschi e femmine è molto importante nel Meihuaquan. Normalmente la propria moglie ha l’inarico di lavorare a servire l’altare degli antenati in casa. Le donne usano le loro specialità, come paper-cuts e danza, per partecipare durante le attività del Meihuaquan.
Traduzione di “Rural Community, Group Identity and Martial Arts: Social Foundation of Meihuaquan” di Zhang Guodong, Thomas A. Green, Carlos Gutiérrez-García in “IDO MOVEMENT FOR CULTURE. Journal of Martial Arts Anthropology”, Vol. 16, no. 1 (2016), pp. 18–29
Il Meihuanquan come mezzo per incrementare la vita personale, sociale e spirituale
Tavola 1. Risultato del Questionario Eredità del Meihuaquan (MHQ)
Dimensioni del MHQ
KM
(max. = 60)
FM
(max. = 50)
NPM
(max. = 40)
SRM
(max. = 25)
RM
(max. = 30)
Total
(max. = 205)
Globali
56.5 ± 6.0
47.9 ± 4.0
38.3 ± 3.1
23.7 ± 2.7
28.8 ± 2.3
195.1 ± 16.9
Genere
Maschi (n=76)
57.1 ± 4.6
48.3 ± 3.2
38.5 ± 2.4
24.0 ± 2.0
29.0 ± 2.0
196.9 ± 12.8
Femmine (n=22)
54.3 ± 9.2
46.7 ± 6.1
37.3 ± 4.6
22.7 ± 4.2
28.4 ± 3.1
189.3 ± 26.3
Età
Sotto i 35(n=24)
55.7 ± 8.6
46.7 ± 6.0
38.1 ± 3.7
23.6 ± 3.1
28.7 ± 2.9
192.7 ± 23.6
35 e oltre (n=74)
56.7 ± 5.0
48.3 ± 3.1
38.3 ± 2.9
23.7 ± 2.5
28.9 ± 2.1
195.9 ± 14.2
Educazione
Livello 1
(n=24)
57.2 ± 3.8
48.8 ± 1.8
39.0 ± 1.8
24.2 ± 1.3
29.5 ± 0.9
198.9 ± 7.8
Livello 2 (n=40)
55.7 ± 5.9
47.2 ± 4.4
37.5 ± 3.4
23.2 ± 3.2
28.3 ± 2.5
192.0 ± 17.9
Livello 3 (n=34)
56.8 ± 7.3
48.1 ± 4.7
38.5 ± 3.3
23.8 ± 2.7
28.8 ± 2.7
196.1 ± 19.9
Annotazioni: i risultati sono espressi come media ± deviazione standard.
Livello 1 – analfabetismo e Scuola Elementare;
Livello 2 – Scuola Media;
Livello 3 – Scuola Superiore o Maggiore (n = 34).
KM = Conoscenze a Proposito del Meihuaquan;
FM = Affetto per il Meihuaquan;
NPM = Esigenza di partecipazione al Meihuaquan;
SRM = Relazioni Sociali stabilite attraverso il Meihuaquan;
RM = Rapporti tra religione degli intervistati e Meihuaquan.
I risultati globali (Tavola 1, prima riga) mostrano punteggi alti nel Meihuaquan (MHQ) e nelle cinque dimensioni collegate. Essi riflettono l’identificazione della popolazione locale nel Meihuaquan dalla prospettiva delle cinque dimensioni studiate: conoscenze, attaccamento, partecipazione, relazioni sociali, e credenze. Ciò illustra anche che il Meihuaquan gioca un ruolo importante nella loro vita sociale e spirituale, e potrebbe andare incontro al bisogno di identità delle popolazioni locali rurali nella Cina contemporanea.
Dopo trent’anni di riforma e sviluppo, il concetto di clan sta scomparendo e la struttura comunitaria delle campagne sta cambiando. La popolazione locale sta soffrendo la perdita di identità, ed hanno molto bisogno di qualcosa per riacquistarla. Come Shen osserva, “la rottura e la distruzione della cultura tradizionale rurale ha avuto come risultato la perdita dell’identità culturale dei contadini nel modo di vedere la famiglia, la società, l’individualità, i valori e la cultura”[Shen 2009: 242]. La rinascita del Meihuaquan può essere parzialmente attribuita alla sua abilità di ricreare l’identità perduta dei nostri soggetti di indagine. La nostra ricerca ci ha portato a concludere che la funzione primaria del Meihuaquan si è spostata dall’ambito marziale a quello della creazione di identità di gruppo. La funzione primaria del Meihuaquan era stabilita dal bisogno di auto-protezione, non dal bisogno di auto-coltivazione o da ragioni ricreative. Al tempo delle sue origini, nell’era di cambiamento delle Dinastie Ming e Qing, il Meihuaquan fu usato dalla famiglia Zhang e dalla popolazione locale di Peixian e Tongshan al confine tra le province di Jiangsu, Shandong ed Anhui, per combattere con ladri e banditi per proteggere le loro proprietà [Zhou 2009: 31-32]. Questa funzione marziale persistette anche attraverso i primi tempi della nuova Cina. Con l’incremento della stabilità sociale della Cina dopo il 1949, il bisogno sociale di difendersi per mezzo delle arti marziali tradizionali diminuì. A livello popolare della cultura alcune tradizioni delle arti marziali resistettero, permettendo la creazione di una identità condivisa. Nel caso presente questa identità può essere definita come “noi siamo la stessa famiglia di Meihuaquan” (梅花拳天下一家). In effetti, l’organizzazione del Meihuaquan è cambiata in un gruppo sociale primario.
Abbiamo scoperto che il Meihuaquan è una strada per i membri per espandere la loro rete di relazioni e per incrementare il loro capitale sociale. Il capitale sociale si realizza attraverso cambiamenti nelle relzioni interpersonali che ne facilitano le azioni. A differenza di altre forme di capitale, il capitale sociale “è meno tangibile ed esiste nelle relazioni delle persone”[Coleman 1988: S101]. Stabilendo una relazione di tutoraggio con un maestro di Meihuaquan, uno può condividere le relazioni personali del proprio maestro e dei propri fratelli marziali in relazione alla famiglia di pugilato composta da tutti i pugili Mei. L’intera famiglia del Meihuaquan è stabilita seguendo le “100 Parole Genealogiche” (百字辈)[18]. Ogni pugile Mei ha una parola generazionale che determina la sua posizione e le relazioni tra lui e gli altri membri nella famiglia generale. Tutti loro sono connessi da una parola generazionale, con cui possono creare una famiglia fittizia.
L’attività di Liangquan del Meihuaquan ha integrato molti generi di cultura popolare sullo sfondo delle feste e come risultato arricchisce la vita spirituale dei partecipanti. Esse sono l’elemento più vitale nel Meihuaquan ed attraggono la popolazione locale con dimostrazioni di vari tipi di pugilato con Opera, danze e suono dei tamburi. Normalmente, durante le feste, i liangquan sono tenuti dai pugili del Meihuaquan sia per venerare i propri antenati che per passatempo. La grande attività di Liangquan è una di quelle che si tengono durante la Festa di Primavera (conosciuta in occidente come Nuovo Anno Solare). La popolazione locale decora la scena usando dei paper-cut (carta ritagliata) [19], provvedendo tributi agli antenati con l’arte di modellazione della pasta [20] e organizzando una serie di drammi per intrattenere la comunità celebrante. Inoltre, la costruzione di armi e la produzione di incenso. In effetti, l’attività di Liangquan sono più simili ad una fiera dei templi, ad una festa popolare della cultura tradizionale Cinese per libagioni, intrattenimento e acquisti che contiene vari elementi popolari.
A proposito delle pratiche religiose, il Meihuaquan ha assorbito alcune idee dal Confucianesimo, dal Daoismo, dal Buddhismo e dalle religioni locali basate sull’adorazione degli antenati per soddisfare i bisogni spirituali dei singoli villaggi. Molti antenati del Meihuaquan sono stati deificati. Essi hanno nomi, immagini, abilità e miracoli attribuiti loro come si farebbe con qualsiasi altra divinità. Per esempio Zou Hongyi, il fondatore del Meihuaquan, e la sua famiglia sono diventati pilastri spirituali dei pugili Mei.
Numerosi pugili e genti locali si recano ai loro monumenti e li venerano attraverso gli anni. Per molti pugili Mei, il culto degli antenati è una parte della loro vita spirituale. Questa non è solo un espressione dell’affetto famigliare, ma anche la speranza che essi possano ottenere la benedizione e la protezione dei loro antenati. Alcuni maestri di Meihuaquan giocano il ruolo di sciamani, e aiutano la popolazione locale guarendo i disturbi e prevedendo il futuro.
Il Prunus mume fiorisce prima degli altri fiori, solo sotto il cielo e poi arriva la primavera. Il méihuāquán, che anticamente era chiamato “Scuola di pugilato dei pali del fiore di prunus mume”(梅花桩拳), è una tra le più antiche tra le specie di scuole di pugilato Cinesi, di cui si dice che abbia già 3000 anni di storia.
il certificato di Eredità Culturale Intangibile del meihuaquan di Liaocheng
La cultura della Scuola di pugilato del fiore di prunus mume è composta dalle parti più significative della cultura tradizionale Cinese, perciò ha ottenuto un posto nel primo gruppo di “eredità culturale immateriale” a livello nazionale, la trasmissione e lo sviluppo del méihuāquán hanno un importanza storica lontana nel tempo ed un valore sociale profondo.
Per quale ragione la Scuola di pugilato del fiore di prunus mume può avere un eredità di alcune migliaia di anni senza indebolirsi? Noi abbiamo tentato partendo dai seguenti tre punti di esplorare questa ragione esattamente.
Il valore per il mantenimento della forma fisica
Mèng Zhāolì insegna a Storti Enrico
Il valore per il mantenimento della forma fisica è un valore fondamentale comune nelle arti marziali Cinesi, che nella “Scuola di pugilato dei pali del fiore di prunus mume” è specialmente evidente.
Noi sappiamo che la caratteristica principale del méihuāquán è l’ “Esercizio sui Pali”(桩功), che presta attenzione ad “allenare simulataneamente interno ed esterno” (内外兼练) ed alla “unione di forma e spirito”(形神合一).
Nell’antichità c’era la pratica sopra i pali, che aveva vari schieramenti (阵) di pali e l’esercizio sui pali era all’origine del méihuāquán.
Dall’ esercizio fondamentale sui pali, in seguito sono derivati la pratica individuale della “struttura”(架子), il “colpirsi allenandosi in coppia”(对练捶), le armi e le altre sequenze.
Il méihuāquán unisce in una sola cosa pugilato e Dao (道); nell’antichità c’era il metodo di acquisizione della salute e della forma fisica del Daoismo, segreto non trasmesso all’esterno, fino al periodo finale della Dinastia Ming in cui unicamente si è diffuso a livello popolare.
La Scuola di pugilato del Fiore di Prunus Mume ritiene importante la pratica della “tecnica respiratoria di inspirazione espirazione per la lunga vita”(呼吸吐纳) ed ha vari metodi di esercizio quali “esercizio del soffio che raccoglie il sole”(太阳采气功) e la “tecnica espirare il soffio vitale e ricevere il soffio”(呼气纳气法), prestando attenzione in particolare al movimento di soffio e sangue e al dragaggio degli agopunti (穴位).
Mèng Zhāolì in bàishì
Le “cinque posture” (五势) della Scuola di Pugilato Méi sono “grande (大), piccola (小), sconfitta (败), ritorta (拗), scorrevole (顺)” ed i relativi corrispondenti Cinque Elementi (五行), cioè “terra (土), metallo (金), acqua (水), legno (木), fuoco (火)”, “cinque posture” che contattano all’interno i “cinque visceri”(五脏) ed all’esterno collaborano con i “cinque organi di senso”(五官).Il méihuāquán allena in particolare la “simmetria sinistra destra” (左右对称), il bilanciamento di Yin Yang (阴阳平衡), i principi dei cicli generativi e distruttivi, in accordo con la teoria della medicina tradizionale Cinese.
Con millecento anni di pratica accertata, la Scuola di pugilato del Fiore di Prunus Mume possiede buonissimo valore di mantenimento della forma fisica e nutrimento del principio vitale.
Il diciannovesimo grande rapporto del Partito sentenzia: non c’è mantenimento della salute del popolo intero, non c’è salute fisica per il popolo intero, semplicemente non ci sono degli standard generali comparativi di una buona vita. “Mantenere la salute e prevenzione dalle malattie per tutto il popolo Cinese” è già una strategia nazionale per la crescita.
Conseguentemente, i membri del méihuāquán devono cogliere l’opportunità, prendendo a vantaggio la situazione, di giocare un ruolo positivo nelle attività di mantenimento della forma fisica.
Persistendo in un cambiamento creativo, tirando fuori nuove idee pazze di sviluppo, noi abbiamo creato una serie di Esercizi Calistenici (健身操) delle Cinque Posture della scuola di Pugilato del Fiore di Prunus Mume, da diffondere e popolarizzare nelle scuole e per ottenere ottimi risultati.
Dentro tutte le scuole primarie e secondarie della città di Liáochéng (聊城) sono diffusi gli esercizi per la forma fisica del méihuāquán, consentendo a questa arte di pugilato arcaica di essere irradiata di nuova vitalità, miglior terreno per estendersi alle masse, come servizio alla società.
Il valore nella scienza del combattimento
Il méihuāquán non è una struttura fiorita, essa possiede la forza estrema del valore pragmatico nella scienza del combattimento; l’attacco e la difesa della scienza di combattimento sono il valore centrale della scuola di pugilato del fiore di prunus mume.
Seguendo il detto “tre anni la struttura e due anni i colpi”(三年架子两年捶), il méihuāquán possiede una serie completa di esercizi fondamentali quali “allenamenti individuali” (单练), “allenamenti in coppia”(对练), armi, combattimento libero, ecc. in un metodo di allenamento sistematico complesso.
La scienza di combattimento del méihuāquán contiene:
Otto Metodi (八法) indicano avanzare-ritirarsi (进退), salire-scendere (起落), raccogliersi-scagliarsi (收纵), opporsi-andare di lato (反侧);
La pratica del “metodo di spostamento”(步法) contiene 36 tipologie tra cui “passi di cambiamento del vertice”(颠换步), “grandi gruppi di posture”(大群势), “piccoli gruppi di posture”(小群势), “grandi otto direzioni”(大八方), “piccole otto direzioni”(小八方), “passi dei cinque elementi”(五行步), “passi delle sette stelle”(七星步), “passi dei nove palazzi”(九宫步), ecc;
Il “metodo per colpire”(打法) possiede “disturbare-buttare giù-tirare-spaccare”(搅撂搂劈), “portare sulle spalle-premere-agganciare-appendere”(挑压钩挂), “colpire-oscillare-sorreggere con la mano-puntellare “(拨摆托架), ecc. ecc.
Attraverso un lungo periodo di tempo di pratica si ottiene l’accesso al livello superiore di “coordinare le mani ed i piedi come fossero uno, colpire e parare contemporaneamente, collegare spostarsi e avanzare , seguire le circostanze e cambiare, cogliere l’occasione di avanzare e bloccare la via”(手步合一、防打同时、闪进相连、随势而化、遇机进拦).
Lo stile di pratica tradizionale ed il moderno allenamento scientifico sono integrati, sviluppando un gruppo capace di attaccare e difendersi, adatto per gli esperti del combattimento reale del pugilato méi nella scienza del combattimento.
Per mezzo dell’allenamento della scienza del combattimento non solo si è in grado di incrementare l’abilità di autodifesa, ma altresì si può sviluppare un ascendente positivo sull’umanità, un senso di giustizia e rettitudine, la grinta di un eccellente carattere morale, inoltre si può forgiare uno spirito di coesione nazionale indomito, che si migliora continuamente.
Il valore culturale
Storti Enrico in visita ad un asilo dove il meihuaquan è insegnato ai bambini
Il méihuāquán è ricco di connotazioni culturali, mescola Confucianesimo, Daoismo, Buddhismo in un solo corpo, con l’idea Confuciana di “avere un posto equo nella società”(立身中正) e di “costruire insieme pace e prosperità”(修齐治平), avendo anche i principi filosofici Daoisti di “utilizzare la flessibilità per superare l’inflessibilità”(以柔克刚) e di “governare senza fare nulla”(无为而治), inoltre possedendo l’essenza Buddhista di “essere puri di cuore ed avere pochi desideri”(清心寡欲) e di “managnimità verso tutte le creature viventi”(普渡众生).
Oggigiorno, per il fatto che la scuola di pugiltato del fiore di prunus mume è principalmente ed estesamente diffusa ai confini delle tre province di Jì (冀, Hebei), Lǔ (鲁, Shandong) e Yù (豫, Henan), conseguentemente ha anche delle forti connotazioni distintive locali.
La cultura del méihuāquán ha le caratteristiche culturali diverse della civiltà Yànzhào (燕赵, cioè dell’ Hebei), della civiltà Qílǔ (齐鲁, cioè dello Shandong), le civiltà delle “Pianure Centrali” (中原) che si sono contrastate tra loro e che si sono mescolate creando una forma particolare. Il Fiume Giallo ed il Grande Canale convergono in questa area e da una parte il Fiume Giallo rappresenta la cultura contadina mentre dall’altra il Grande Canale rappresenta la cultura mercantile, assieme hanno alimentato l’intenso sapore paesano e le usanze popolari territoriali caratteristici della cultura del méihuāquán.
Qualche centinaia di anni fa, un antenato della scuola di pugilato del Prunus Mume ha scritto con fiducia al proposito: “il mio pugilato del Prunus Mume dovrebbe essere il primo tra i diecimila pugilati, creato da tempo immemore, conosciuto per il terreno favorevole e per gli spostamenti, ha persone rette ed è stato persino tramandato alle generazioni successive, utilizza le linee dei trigrammi e l’astronomia, utilizza mani e piedi per lo studio marziale, perciò unisce lo studio culturale e quello marziale.”
Come si può vedere, il fondatore ha creato il pugilato semplicemente utilizzando la cultura come base, la marzialità come base, sviluppando simultaneamente cultura e marzialità, mescolandoli insieme e rendendoli reciproco supporto.
Ciò ha fatto sì che la scuola del fiore di Prunus Mume si sia differenziata dalle caratteristiche della maggior parte degli altri tipi di pugilati.
I Principi Culturali del méihuāquán hanno delle scritture rare, quali “raccolta di parole che segnalano cinque gentilezze”(报五恩词), “iscrizione dei cento caratteri”(百字铭), “scritture delle origini”(根源经), “procedure di allenamento militare”(习武序), “raccolta di parole dei cento caratteri generazionali”(百字辈词), “ingegnoso espediente per gestire gli incensi”(香理妙法), “essenza del pensiero della scuola di pugilato del Prunus Mume”(梅拳意精), ecc. ecc.
Si utilizza “Cielo-Terra-Nazione-Antenati-Maestri”(天地国亲师) come contenuto centrale dell’ideologia culturale, in accordo con “riverire il Cielo e la Terra”(敬畏天地) e “conformarsi alla natura”(顺应自然) , allo spirito patriottico di “resistere al nemico contro il disonore”(抗辱御敌) e “proteggere la casa e difendere la nazione”(保家卫国), ai sentimenti umani di “benevolenza, rettitudine e pietà filiale “(仁义孝敬) e “rispetto del mestro e dei suoi insegnamenti”(尊师重道), tutto ciò in grande sintonia e grande coincidenza con l’attuale sistema di valori socialista. A ben vedere la cultura della scuola di pugilato del fiore di Prunus Mume possiede un formidabile vitalità e fresche qualità moderne.
i Quattro Gentiluomini (四君子): Prunus Mume (梅), Orchidea (兰), Bambù (竹), Crisantemo (菊)
Il fiore del Prunus Mume è considerato come il primo fiore tra i Quattro Gentiluomini, riverito pertanto dagli uomini di lettere del passato e dai virtuosi guerrieri. Umile nel freddo arrogante della neve (凌寒傲雪), dimostra controllo nel vento più forte (高风亮节), travolgente nella rettitudine (浩然正气) sono l’indole del fiore di Prunus Mume; Nutrire il principio vitale mantenendo la forma fisica (健身养生), scienza del pugilato per resistere al nemico (技击御敌), educazione culturale delle persone (文化育人) sono i valori eterni del méihuāquán; Trasmettere la conoscenza dell’abilità tecnica, trasmettere l’eredità culturale, disseminare l’essenza spirituale sono obiettivi da perseguire instancabilmente per i figli e le figlie della scuola di pugilato del fiore di Prunus Mume!
Siamo convinti che la vastità dei discepoli regolari del pugilato méi saranno capaci di non dimenticare l’intenzione originale e di prendere pesanti responsabilità coraggiosamente; studiando e soppesando le situazioni, mettendo cuore ed anima cercando di fare il meglio, trasmettendo l’eredità culturale del méiquán, incrementando l’essenza spirituale del méiquán.