Questa è un intervista che ho fatto a Yan Zijie molti anni or sono. Oggi chiederei altro, ma qualche domanda la manterrei.


- Che utilità hanno i primi quattro movimenti con cui inizia il Jiazi?
YZ: Servono per allungare.
2. Ci sono delle contrazioni durante la pratica del Jiazi?
YZ: si deve allungare ed essere rilassati.
3. Qual’è il ritmo del Jiazi?
YZ: il jiazi è come un fiume. Ci si ferma nelle posture per 3-5 cicli respiratori.
4. Quando posso cambiare movimenti per arrivare nelle posizioni statiche? Quali sono le regole per cambiare?
YZ: Deve essere un momento naturale, se non è naturale non è corretto. Il cambiamento deve seguire lo stesso tempo. La cosa più importante è studiare i movimenti semplici, i fondamentali.
5. Dove devo guardare mentre eseguo il jiazi?
YZ: guardo la linea della direzione. E’ importante fermare le mani e le gambe nello stesso momento.


6. Qual’è il significato della tecnica in cui io faccio una sorta di tenaglia con le mie braccia e quel’è il movimento corretto?
YZ: con le braccia creo sempre un cerchio, così si realizza una linea di forza con il corpo.
7. Qual’è il momento migliore per praticare il Jiazi?
YZ: la sera è il momento ideale, non va assolutamente bene praticarlo di notte.
YZ: le cinque posture allenano il Qi:
- La prima postura corrisponde al metallo. I piedi formano un angolo di 145°, le spalle devono essere rilassate;
- la seconda postura corrisponde all’acqua, i piedi formano un angolo di 90°;
- la terza postura corrisponde al legno, il calcio per arrivarci è fluente, naturale, non contratto, le spalle sono sciolte;
- la quarta postura corrisponde al fuoco, anche in questo caso i piedi formano un angolo di 145°;
- la quinta postura corrisponde alla terra.
YZ: Qi Jiguang 戚继光 scrisse un libro di arti marziali dove descrisse molti stili.
Le arti marziali ha queste funzioni:
- allenare il corpo;
- autodifesa;
- estendere il proprio orizzonte;
- curare le malattie.